Intervenuto a margine della conferenza stampa sul biglietto unico integrato, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha fatto il punto sullo stato dei principali cantieri in città relativi al tema dei trasporti. Anello ferroviario, passante e i futuri interventi sulle nuove linee del tram. Questi sono i tre assi sui quali l’Amministrazione si muoverà, dando seguito ad un confronto con i vertici di Ferrovie dello Stato da effettuare nelle prossime settimane.

I ritardi sull’anello ferroviario

L’obiettivo è quello di rendere Palermo una città più intermodale, come affermato dallo stesso sindaco durante la conferenza stampa. Un’impresa non facile per il capoluogo siciliano, i cui cantieri sono falcidiati da ritardi anche di diversi anni sulla tabella di marcia. Intoppi che, nel caso dell’anello ferroviario, Roberto Lagalla attribuisce a fattori oggettivi. “L’iter dei lavori dell’anello ferroviario è stato rallentato probabilmente non solo per responsabilità dell’Amministrazione Comunale ma per fatti oggettivi. Fra questi, il contenzioso e il fallimento di ditte impegnate nella realizzazione dei lavori”.

“Puntiamo a rimuovere il diaframma fra via Roma e via Amari”

Una situazione per la quale serve un cambio di marcia. Accelerazione che potrebbe arrivare già nelle prossime settimane. “Di certo, bisogna velocizzare. E’ quello a cui stiamo pensando contattando le autorità nazionali preposte, RFI e le aziende stesse. In questo ambito, pensiamo già nel corso dell’estate o ad inizio autunno di potere rimuovere il diaframma che blocca via Roma e via Emerico Amari. Subito dopo, una volta raggiunto il nuovo accordo con Ferrovie, penseremo a velocizzare i lavori dell’anello e del passante”, sottolinea Lagalla.

Sulle modifiche al progetto tram: “Lavoro più di lima che di coltello”

A proposito di trasporti intermodali, un altro tema caldo riguarda le nuove linee del tram. Se per le tratte B e C non ci sono critiche di sorta, a far discutere è la progettazione relativa alla linea A, che dovrebbe attraversare via Roma e via Libertà per connettere con la linea ferrata la stazione centrale allo stadio.

Un asse sul quale Roberto Lagalla conferma la propria volontà di inserire alcune variazione, al netto di un quadro non modificabile nella sua essenza. “Siamo ancora convinti della possibilità di apportare modifiche compatibili con lo stato attuale delle procedure di affidamento. Stiamo lavorando più che di coltello di lima. Non possiamo permetterci di perdere finanziamenti o di retrocedere sulle tempistiche indicate per legge“. Modifiche si ma con giudizio quindi, senza snaturare il senso dell’opera.

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