L’emergenza Covid19 rischia di fare sparire via tante aziende. Tra i settori più in difficoltà c’è quello che riguarda le  attività di animazione e intrattenimento, bloccate a causa dei divieti di assembramento. Anche in vista di qualche allentamento, le associazioni di categoria, chiedono di essere sostenute economicamente.

Per questo Salvatore Belcaro, presidente FIAST Assoturismo Confesercenti, Giuffrida Fabio, presidente UNIAST Sicilia e Salvatore Postiglione, presidente Animazioni Unite, hanno inviato alle istituzioni una lettera nella quale vengono raccontate le paure degli imprenditori del settore e vengono chiesti aiuti per scongiurare il fallimento delle aziende. Le associazioni del settore intrattenimento in questi giorni hanno fatto fronte comune sul fronte delle richieste.

L’Animazione Turistica e Territoriale si è trovata difronte ad un azzeramento improvviso del fatturato: feste, eventi e intrattenimento prevedono tutte attività di contatto tra le persone presenti, quindi impossibili da effettuare in questo periodo. “Abbiamo la piena coscienza che in un momento di emergenza sanitaria come questa non possiamo che attendere delle direttive ben precise dalle Istituzioni – dicono i rappresentanti della categoria – , proprio per poter garantire ai nostri clienti il massimo della sicurezza sui nostri servizi. Questo però non toglie che le nostre imprese sono totalmente ferme, senza un orizzonte temporale per pensare in modo pratico ad una riapertura”.

La preoccupazione più grande è legata alla stagione estiva, su cui puntano soprattutto le aziende dell’intrattenimento turistico. “Siamo fortemente preoccupati dal silenzio da parte delle Istituzioni sul nostro settore e su quello in generale del Turismo – dicono – Quello che ci mette in allarme è il continuo sentire dalle Istituzioni preposte al Turismo parole come “stiamo studiando” oppure “ci stiamo informando”, pur coscienti che nessuno del nostro settore è stato interpellato per dare un’idea pratica delle necessità che abbiamo per poter sopravvivere in maniera strutturale”.

Alla politica è stato chiesto un intervento ad hoc che ci consenta di rimanere in vita fino alla fine dell’emergenza sanitaria. In un documento inviato da Assoturismo Confesercenti vengono chiesti provvedimenti che forniscano liquidità immediata non a debito ma a fondo perduto, basata sui fatturati dei due anni precedenti. “In sintesi chiediamo di sostenerci nel periodo di arresto forzato, permettendo poi un’organizzazione più leggera ed agile in modo che le “regole” di questo settore siano chiare per tutti e ci permettano di ricreare un mercato basato sulla qualità e sulla concorrenza qualitativa del prodotto. Per anni abbiamo portato il sorriso nelle realtà più strane: vogliamo continuare a farlo, sorridendo”.