Da giorni si parla dell’avvio della “fase 2” per uscire dall’emergenza covid-19. In questo dibattito – ha dichiarato il Presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – manca completamente qualunque accenno alla riapertura degli esercizi commerciali.

L’avvio della procedura di concordato di aziende italiane leader della distribuzione (Conbipel- Scarpe e Scarpe) – continua Giovanni Felice – che coinvolge migliaia di lavoratori, rappresenta la cartina di tornasole dei morsi di una crisi che riguarda l’intero comparto, la moria di micro imprese fa meno clamore, ma nel suo insieme è decine di volte più grande, in termini di posti di lavoro e di famiglie coinvolte, delle crisi che coinvolgono le aziende più strutturate.

In questo quadro diventa ancora più nebulosa la situazione dei mercati ambulanti sparita dai radar della Politica. Con una lettera inviata al Presidente della Regione ed al Presidente di Anci Sicilia – insiste Giovanni Felice – abbiamo chiesto di intervenire presso i Comuni per fare aprire, come previsto dai Decreti del Presidente del Consiglio, la parte dei mercatini che riguarda il settore Alimentare ed inoltre creare le condizioni affinché, all’apertura delle attività commerciali in sede fissa, anche i mercati ambulanti possano ripartire.

Se, come auspichiamo il 4 maggio si sbloccherà la situazione e, sicuramente con limitazioni e prescrizioni, riapriranno le attività commerciali – conclude Giovanni Felice- noi ci presenteremo regolarmente nei mercatini per riprendere la nostra attività anche se i Comuni non hanno adottato i provvedimenti di loro competenza per rendere fruibili i mercatini. Gli ambulanti sono allo stremo e non accetteremo ritardi causati dalla negligenza degli amministratori.

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