“E’il momento dell’avvio della Fase 2 e ciò senza indugio e con determinazione tenendo conto che il tessuto economico della regione Sicilia si basa soprattutto sulle piccole e medie imprese. Questo non significa assolutamente che l’emergenza sia finita ma è necessario iniziare a rimettere velocemente in moto l’economia regionale, già di per se in difficile stato a prescindere dall’emergenza coronavirus, gradualmente e nel rispetto della piena sicurezza, interpretando il nuovo DPCM per riaprire progressivamente alcune attività territoriali sul modello di quanto stanno facendo altre regioni, peraltro non nella nostra situazione pregressa.
Ad affermarlo sono i deputati regionali Luisa Lantieri, Marianna Caronia, Antonio Catalfamo, Giuseppe Compagnone, Giuseppe Gennuso, Giovanni Bulla, Stefano Pellegrino e Carmelo Pullara.
Tutta una serie di attività – proseguono i parlamentari – che non richiedono assembramenti né spostamenti significativi come la piccola edilizia per la manutenzione ordinaria e straordinaria di ville e case e di tutte le attività che riguardano l’agricoltura così come la pesca, inoltre la manutenzione di ristoranti sulla spiaggia, chioschi e stabilimenti balneari, di natanti nei porti e nelle rimesse, nonché altre realtà economiche similari, sono da autorizzare insieme alla riapertura delle librerie, cartolerie e negozi per bambini, già previste dal DPCM.
Insieme a queste attività potrebbero essere incluse anche quelle piccole manutenzioni domestiche che richiedono il lavoro di una o al massimo due persone di cui molte delle quali si svolgono all’aperto, come gli orti personali anche distanti dalla propria residenza, che permetterebbero di far ripartire le piccole imprese individuali e nel contempo toglierebbero dal disagio molte famiglie che altrimenti attenderebbero tempi lunghi.
Inoltre, nel rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale porteremo avanti la proposta di riapertura dei cimiteri come segno di ritorno a una progressiva normalità degli affetti. Quanto prima solo per fare qualche esempio.
Queste sono le proposte che facciamo, da subito, al Presidente Musumeci.
Si tratta di piccole misure – sottolineano gli otto deputati – che però possono dare, nell’insieme, un minimo di fiato al tessuto delle micro e piccole imprese del nostro territorio ed avviare verso la ripartenza.
Ma bisogna muoverci fin da ora per avviare con le prefetture, i sindacati e le associazioni degli imprenditori il cammino per iniziare a costruire quell’insieme di regole che saranno indispensabili per arrivare alla riapertura generale delle attività economiche regionali, dettando anche le necessarie regole di profilassi che devono restare assolutamente severe.
Sempre nell’ottica della ripartenza – concludono i deputati – è assolutamente indispensabile attivarsi, sotto tutti i punti di vista, per l’immediato riavvio dei grandi appalti, scongiurando anche la beffa della perdita dei finanziamenti europei.
Magari, manteniamo maggiore tutela verso gli over 65 che possono essere soggetti fragili rispetto all’epidemia, ma ripartiamo e velocemente, anche inserendo in finanziaria non solo norme di sostegno ma anche di investimento per il rilancio.
“Insomma, la Sicilia non può perdere ulteriore tempo perché ciò inciderebbe in maniera negativa determinante sulla nostra economia già non florida e che potrebbero essere i nostri figli a pagarne le conseguenze.”
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