Il presidente della Regione ha partecipato questa mattina alla cerimonia di commemorazione in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci, a Palazzo Jung, a Palermo, luogo della memoria delle vittime innocenti della mafia. Accompagnato dai vertici della Fondazione Falcone ha visitato i locali del costituendo Museo del presente, finanziato dalla Regione, esempio di sinergia tra le istituzioni e segnale efficace per tutti i siciliani. A seguire ha reso omaggio alla caserma Lungaro agli agenti di polizia uccisi durante le stragi.
Il governatore ha sottolineato come la memoria del giudice Giovanni Falcone debba far parte della vita quotidiana di ogni siciliano, a maggior ragione se occupa ruoli istituzionali e di responsabilità, per essere di esempio nella propria azione e nelle proprie decisioni. La lotta alla mafia deve prevedere l’unità di tutte le istituzioni a tutti i livelli.
“La memoria di Giovanni Falcone deve far parte della vita di ogni giorno dei siciliani. A maggior ragione quella di chi occupa ruoli istituzionali o di responsabilità anche per essere d’esempio nella propria azione e nelle proprie decisioni”.
Sangiuliano, “Cultura allontana i giovani da tentazioni”
Un evento a cui hanno aderito diverse figure del Governo Nazionale. Fra queste il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il collega con delega alla Cultura Gennaro Sangiuliano. L’esponente del Governo Meloni ha ricordato il valore della cultura nella lotta alla mafia. “Se diamo cultura ai giovani li allontaniamo da ogni tentazione: questo si può fare creando infrastrutture culturali. La cultura non deve essere un fatto relegato ad alcune Ztl, va diffusa su tutti i territori. Con il decreto Coesione abbiamo attuato il progetto periferie per portarvi teatri, biblioteche, sale multimediali e cinema”.
Grasso, “Falcone grande amico, ferita non si rimarginerà mai”
C’è chi poi ha partecipato alla cerimonia del 32° anniversario della strage di Capaci più come amico di Giovanni Falcone che come istituzione. E’ il caso di Pietro Grasso, ex presidente del Senato, oggi presente a Palazzo Jung. “Per me è una ferita che non si rimarginerà mai. Non è solo in questo giorno che sento la presenza di questa ferita. Il mio amico Giovanni Falcone mi manca moltissimo. Tutti lo ricordano come il grande magistrato, il simbolo della lotta alla mafia, Per me rimane un grande amico con cui ho trascorso tanti momenti della mia vita“.
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