“L’anticipazione del Tfr va esteso a tutti i lavoratori della Regione Siciliana. Al momento il 50% dei dipendenti quelli di fascia A e B, le categorie più deboli, non ha diritto a questa possibilità”. Lo chiedono Angelo Lo Curto del Siad e Giuseppe Badagliacca della Cisal.
“Il Siad Cisal ha rappresentato alla Regione Siciliana che l’articolo 2120 del Codice Civile, oltre a disciplinare l’istituto del trattamento di fine rapporto, ha riconosciuto anche le modalità con cui il lavoratore, in costanza di rapporto di lavoro, ha diritto ad ottenere un’anticipazione sullo stesso trattamento – dicono i sindacalisti –
L’amministrazione della Regione siciliana, per il personale assunto prima dell’entrata in vigore della legge regionale 21/1986, ha regolamentato le modalità per la fruizione dell’anticipazione del trattamento di fine rapporto, mentre per quello assunto dopo, non ha ancora adottato il provvedimento regolamentare, per cui il 50% circa del personale in servizio, soprattutto quello più bisognoso delle basse categorie A e B, non può accedere a tale beneficio.
Anni fa, era stata avviata presso l’Aran Sicilia la contrattazione per definire il regolamento attuativo riguardante tale fattispecie, ma i lavori si arenarono senza pervenire alla definizione di uno specifico regolamento attuativo.
Adesso si chiede alla Regione di adottare tutte le iniziative utili per consentire all’Aran Sicilia di convocare le delegazioni trattanti ed estendere il Regolamento vigente in materia di anticipazione del Tfr, anche al rimanente personale escluso”.
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