Nella sala Piersanti Mattarella al Palazzo dei Normanni il Questore di Palermo Guido Longo ha introdotto la presentazione del progetto “Blink – Segnali di pericolo imminente”, un programma di formazione destinato agli operatori di polizia impegnati nel controllo del territorio.

L’iniziativa, promossa dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nasce dall’osservazione dalle mutate condizioni di sicurezza soprattutto in relazione alle minacce terroristiche.  Secondo il progetto un attimo (per l’appunto un blink, “battito di ciglia”) possa fare la differenza tra una tragedia e la risoluzione di una situazione potenzialmente pericolosa.

Nelle scuole di formazione, durante i corsi di specializzazione e di aggiornamento verranno proiettati dei video tutorial che puntano l’attenzione su tre fasi temporali che devono diventare il patrimonio di ogni operatore di polizia impegnato su strada.

C’è un prima (before): le probabilità dell’attentato, il profilo del possibile attentatore, le attività preparatorie e le modalità di attuazione dell’attentato.

Poi un durante (during): i segnali di pericolo imminente che devono esser colti dall’operatore di polizia, il comportamento del terrorista rispetto a tale contesto, gli aspetti emozionali che condizionano il terrorista.

Infine dopo (after): la capacità di reazione del personale di polizia di fronte alla percezione del pericolo imminente, la necessità della acquisizione delle tecniche operative e dell’addestramento, le conseguenze della mancata percezione del pericolo. Nel corso della tavola rotonda

A Palermo moderata dal giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro hanno preso parte il procuratore di Palermo Franco Lo Voi, Maurizio Vallone, direttore del servizio di controllo del territorio, Leonardo Agueci procuratore aggiunto, Gery Ferrara, sostituto procuratore, Paolo Procaccianti, professore ordinario di medicina legale, Giuseppe Di Chiara, professore ordinario di diritto processuale penale, Alessandro Tesauro, professore di diritto penale, Elena Carra, professoressa biologia forense, Marcello Alessandra, psichiatra e Anita Besteler sociologa.