Lo scorso mese di gennaio, dei vandali hanno imbrattato a Palermo i muri del Villino Ida, in via Siracusa a Palermo. Per problemi legati ai fondi di bilancio, la Soprintendenza non ha avuto la possibilità di effettuare un intervento di ripulitura. Ora ci pensano i volontari di Legambiente a ridare dignità ai luoghi e chiedono anche di fare diventare l’immobile una casa-museo. 

La promozione del Liberty di Palermo

Considerato l’impegno di Legambiente Sicilia, portato avanti con tante iniziative per la promozione dell’itinerario Liberty ed essendo il Villino Ida una delle migliori testimonianze dell’Art Nouveau presenti in città, l’Associazione si è impegnata a trovare una soluzione per il ripristino dei muri del Villino, trovando la disponibilità gratuita di due ditte specializzate nel settore.

I lavori gratuiti offerti da una azienda

I lavori inizieranno sabato 23 luglio, alle ore 8.30, e saranno effettuati gratuitamente da Ibix srl azienda Italiana, leader della produzione di tecnologie per la micro abrasione selettiva e conservazione di edifici storico-monumentali, in collaborazione con l’Impresa di restauro Callivá Group. Personale qualificato pulirà i graffiti con la tecnica ecologica della microabrasione selettiva IBIX e relativa protezione con garanzia di 10 anni. “Sabato saremo presenti con i nostri volontari – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – anche per chiedere all’Assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, che sarà presente, che Villino Ida diventi la Casa – Museo di Ernesto Basile. A questo proposito, abbiamo realizzato una cartolina da inviare all’Assessore con questa richiesta e da far sottoscrivere ai cittadini”.

Arriva il turismo dolce di Appennino Bike Tour

La quinta edizione di Appennino Bike Tour, organizzata da Legambiente e ViviAppennino insieme a Misura, arriva in Sicilia con tappe finali a Monforte San Giorgio, Antillo, Montalbano Elicona, Bronte, Capizzi, Petralia Sottana ed Alia.

Partito dalla Liguria

In quest’ultimo piccolo comune si concluderà il viaggio di Appennino Bike Tour, partito il 21 giugno dalla Liguria per percorre in sella alla bici la Ciclovia dell’Appennino lunga i 3100 chilometri della Ciclovia dell’Appennino attraversando oltre trecento comuni in 44 tappe toccando 56 fra parchi e aree protette. Obiettivo della campagna itinerante è promuovere le aree interne e i piccoli comuni attraverso una forma di turismo dolce che coniuga mobilità sostenibile, sport e scoperta del territorio.

Il turismo dolce

Appennino Bike Tour è una campagna itinerante lungo i 3100 chilometri della Ciclovia dell’Appennino e che sta attraversando oltre trecento comuni in 44 tappe toccando 56 fra parchi e aree protette. Obiettivo della campagna, partita il 21 giugno dalla Liguria e che si concluderà il 21 luglio in Sicilia, è promuovere le aree interne e i piccoli comuni attraverso una forma di turismo dolce che coniuga mobilità sostenibile, sport e scoperta del territorio.

Gli ambasciatori dell’Appennino

Durante le varie tappe siciliane saranno organizzati degli itinerari ciclo turistici per far scoprire il territorio, sarà presentata l’app CicloAPPennino realizzata da Misura, verranno premiati gli ambasciatori dell’Appennino, ovvero quelle persone che con generosità si dedicano quotidianamente all’ambiente e si incontreranno amministratori e aziende che lavorano sul territorio e sarà presentata la guida ciclo turistica “Appennino Bike Tour” curata da Sebastiano Venneri edita da Mondadori.

Il patto con i sindaci

Infine, ad ogni amministrazione verrà chiesto di sottoscrivere il Manifesto per la democrazia energetica promosso da Legambiente e Kyoto Club che chiede di superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti a favore di una produzione da fonti rinnovabili e diffusa.

Articoli correlati