Il presidente della Lega Dilettanti Sicilia, Sandro Morgana, condanna duramente il grave episodio di violenza che si è verificato ad Avola, in provincia di Siracusa, al termine di una partita di calcio giovanile.

E presenterà un esposto in procura per denunciare ciò che è accaduto anche se il fatto è avvenuto lontano dal campo di gioco.

Mercoledì scorso, infatti, dopo la sfida valida per il campionato Under 17 tra la locale formazione della Virtus e la Rg, un giovane arbitro è stato minacciato addirittura con una pistola caricata a salve.

Morgana sottolinea: “Si registra una escalation di contestazioni che vanno oltre i limiti, anche se un fatto tanto grave non si era mai verificato”. E prosegue: “Ho notizie dagli atti ufficiali: l’arbitro, fuori dal campo di gioco, pare sia stato circondato da alcuni ragazzi in motorino e uno di questi ha tirato fuori una pistola, puntandola contro l’arbitro prima di far esplodere tre colpi in aria. Il direttore di gara sostiene si tratti di una pistola a salve, ma va sottolineato che si tratta comunque di un episodio gravissimo per il gesto, per quello che può e vuole rappresentare, per il clima di intimidazione che in determinate circostanze si vuole mettere in atto” continua Morgana. “Faremo un esposto denuncia contro ignoti in sede penale perché non vogliamo lasciare passare inosservato un atto che crediamo sia di gravità assoluta”.

“Invito tutti ad abbassare i toni”

“L’invito a tutti – aggiunge il presidente siciliano della Lega Dilettanti – è di abbassare i toni. Dopo la pandemia siamo riusciti a riprendere i campionati ma per farlo in modo corretto abbiamo bisogno della collaborazione di tutti: delle società, dei calciatori, degli allenatori, degli arbitri ma soprattutto dei tifosi. Questi atti scellerati devono cessare immediatamente”.
Anche perché ciò che è avvenuto mercoledì scorso nel Siracusano non è un caso singolo. Nelle settimane scorse, a seguito di altri episodi seppur meno gravi, Morgana si era fatto portavoce di inviti alla calma e di rispetto per i direttori gara.

“Serve un più rigoroso senso di responsabilità – dice ancora Morgana – per evitare episodi che sempre più spesso si verificano nei campi e fuori. Il calcio, non ce lo dobbiamo dimenticare, è sempre un gioco, uno sport a tutela anche delle società che fanno investimenti importanti e vanno tutelate”.

In programma giornata riservata ad arbitri e capitani

Il presidente regionale della Lega Dilettanti, inoltre sottolinea: “Stiamo puntando molto sulla formazione, ci siamo impegnati a fare una giornata riservata ad arbitri e capitani, lo faremo per categorie, al fine di ottenere due risultati: fare insieme degli approfondimenti regolamentari e creare un clima di comprensione tra le parti”.

Il 19 open day in delegazioni provinciali e sezioni arbitri

Ed inoltre, “Il 19 novembre ci sarà un open day in tutte le delegazioni provinciali e nelle sezioni degli arbitri per la promozione del doppio tesseramento arbitro-calciatore fino a una certa età. Serve ad aiutare l’Aia per il reclutamento, ma anche a far comprendere al giovane calciatore quali siano le difficoltà di un arbitro nell’espletamento del proprio compito” ha detto Morgana che tiene molto anche ad un altro progetto che riguarda le donne.

Ragazze con i tacchetti

“Si chiama ‘Ragazze con i tacchetti’ per avvicinare le donne al calcio. Ho voluto un tavolo permanente di sviluppo del calcio femminile – ha sottolineato Morgana – per promuovere anche altre iniziative come quella di incontrare i genitori insieme ai ragazzi al fine di far capire fin da piccoli che il rapporto dentro il campo deve essere caratterizzato da un atteggiamento diverso rispetto ai valori della vittoria o della sconfitta. Lavoriamo per dare a questi due concetti il giusto significato”.

“Sport è tutto, tranne che violenza”

“Lo sport è tutto tranne che violenza. Capisco che ci sono società che fanno investimenti importanti che vanno tutelati. Ma deve essere chiaro che nulla può giustificare un atto di violenza, un clima di intimidazione, o un ingeneroso innalzamento dei toni. L’arbitro può sbagliare come tutti, dobbiamo lavorare perché sbagli di meno. Invito tutti ad abbassare i toni, ricordando che il calcio è uno sport”.