• Bando della società Amg Energia di Palermo
  • E’ rivolto agli archeologi e prevede la sorveglianza ed eventuali scavi di emergenza
  • L’Associazione Nazionale Archeologi parla di “tariffe impensabili”
  • Secondo gli archeologi la loro retribuzione sarebbe troppo bassa

L’Ana, l’Associazione nazionale archeologi, attraverso il proprio Osservatorio bandi e gare, ha evidenziato le criticità di un bando proposto dalla società Amg Energia spa di Palermo, che “lo rendono altamente lesivo della dignità professionale degli archeologi”.

Il bando dell’Amg Energia secondo gli archeologi

L’Amg, spiega in una nota l’associazione che si occupa del riconoscimento giuridico e della regolamentazione della professione in Italia, “ha pubblicato un bando che prevede la sorveglianza ed eventuali scavi d’emergenza per una durata prevista di 15 giorni e un importo complessivo di 840 euro, da sottoporre a ribasso, pari a 56 giornaliere. Il diritto alla giusta retribuzione è per noi fondamentale”.

Equo compenso per gli archeologici

“L’equo compenso è un diritto per i professionisti, è assurdo che si propongano ancora tali tariffe a fronte delle responsabilità del nostro lavoro. È svilente vedere valutato il nostro tempo così”, dice Ghiselda Pennisi, direttore nazionale Ana e responsabile dell’Osservatorio bandi e gare. Del resto la radice della parola ‘lavoro’ è il latino ‘labor’, che significa come prima cosa ‘fatica’. Perché dovremmo aspettarci che qualcuno faccia fatica a fronte di compensi ridicoli?”.

“Tariffe impensabili”

Anche il presidente della sezione siciliana di Ana, Marco Correra, sottolinea che “Davvero è impensabile che si propongano tali tariffe a professionisti così altamente qualificati sotto il profilo scientifico; è lesivo verso la professione e verso tutti i professionisti”.

Recenti scoperte archeologiche a Palermo

Recentemente diverse sono state le scoperte archeologiche a Palermo, soprattutto in via Roma, in occasione degli scavi per la rete fognaria.
Nel mese di marzo è stato rinvenuto un prezioso tesoretto composto da quattro monete di bronzo in cattivo stato di conservazione, che necessitano di restauro.
Si tratta di denari che presentano l’aquila sul dritto e lo scudo aragonese sul rovescio.
Le monete sono state ritrovate sullo strato di preparazione di un precedente pavimento di cui sono emerse labili tracce.

(foto tratta dal web)

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