Tempi di spending review ma non per tutti. All’Arpa, l’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente, ci sono dieci superdirigenti che guadagnano 94 mila euro lordi all’anno.
Gli ambiti posti, sono stati assegnati tramite bando interno e valutazione dei curricula.

C’ è chi ha ottenuto la posizione per “attaccamento all’agenzia”, chi per “i risultati già raggiunti nella strategia marina”, e chi ancora per “le lunghe esperienze maturate negli anni nel settore”.

Il sistema di valutazione della commissione che ha scelto i ‘vincitori’ tra i candidati interni ha però fatto storcere il naso a molti. Nessun bando nazionale, solo valutazione dei curricula per ottenere il posto di “dirigente di unità operativa complessa”, qualifica equivalente a quella del primario di un ospedale.

Tutto svolto in un’ottica di equità. Ne è fermamente convinto Francesco Licata di Baucina, direttore generale dell’Arpa che a Repubblica Palermo chiarisce: “È stato fatto tutto secondo norma. Non c’era bisogno di un bando allargato all’ esterno perché sono strutture amministrative complesse. Prendere persone al di fuori dell’ agenzia avrebbe significato fare assunzioni”.

Tre delle dieci posizioni sono ancora vacanti: “E comunque – continua il direttore generale – non mi sembrano tanti dieci direttori per una macchina complessa in cui lavorano in totale più di novecento persone”.

I superdirigenti di lavoro da fare ne hanno tanto: “Stiamo lavorando per strutturare l’ agenzia, per renderla più operativa. Nella Finanziaria dello scorso anno, per esempio, abbiamo paragonato l’Arpa a un ente di diritto sanitario e dal primo gennaio sono destinati alla struttura 29 milioni di euro», racconta l’assessore al Territorio e all’ Ambiente, Maurizio Croce, compente sull’Arpa.