“A Ballarò, dopo la reazione civile ma decisa dei giovani, prima del Gambia, e oggi del Bangladesh, alle violenze e ai soprusi, si è innescato un circolo virtuoso di legalità e civiltà, che vede da un lato l’impegno della Magistratura e delle Forze dell’Ordine e dall’altro la ribellione contro la mafia, il pizzo e la violenza”.

Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commentando la notizia del blitz della squadra mobile nel quartiere di Ballarò.

“Ad essere protagonisti di questa ribellione, che è una grande lezione di civiltà e cultura della legalità per tutta Palermo, – ha continuato Orlando – sono i migranti che confermano di essere al centro della rinascita e dello sviluppo libero della nostra città. L’efficienza con cui le Forze dell’Ordine e la Magistratura hanno operato, e stanno operando, – ha concluso il sindaco – è a sua volta e nello stesso tempo uno stimolo e una conseguenza della ribellione civile, così forte nel quartiere di Ballarò, nel quale l’impegno congiunto della società civile e dell’Amministrazione comunale possono essere un modello per tutti”.

“Il 23 maggio quest’anno è dei commercianti del Bangladesh che a Ballarò hanno avuto la forza di ribellarsi e denunciare i loro estorsori”. A dirlo è Luca Casarini di Sinistra italiana.
“Oggi le autorità dovrebbero fare discorsi in lingua bengali dai palchi per le celebrazioni in memoria di Giovanni Falcone e preoccuparsi del fatto che questi cittadini, per la loro scelta di non subire più, sono in pericolo di vita. Al contrario di molte autorità che staranno a pontificare, oggi, su quei palchi”.

LEGGI ANCHE

Mafia e violenza gratuita da Ballarò al centro
Dieci fermi dopo la sparatoria di via Fiume

Articoli correlati