Niente treno fra Palermo e l’aeroporto Falcone Borsellino dal 14 settembre. La data stabilita per la prima corsa inaugurale non potrà essere rispettata. La notizia non è ancora confermata al 100% ma le probabilità che si riesca a fare in tempo sono ormai davvero risibili e non ne fa un mistero a BlogSicilia l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Marco Falcone
“Manca il via libera da parte della Commissione che valuta la sicurezza della tratta – dice Falcone – e piuttosto che accelerare i tempi senza garanzie penso sia preferibile attendere ancora una settimana e fare tutto con sicurezza e serenità”.
In realtà che il via libera non sarebbe arrivato in tempo per il 14 settembre lo si sapeva. Si contava su un visto provvisorio da parte della prefettura di Palermo che però non arriverà. Insomma il rinvio di qualche giorno era già messo in conto. E adesso dalla prefettura filtrano notizie che confermano questa eventualità. Insomma il 14 settembre non si apre.
La nuova data sarebbe già stata identificata. L’inaugurazione si farà il 20 settembre “E’ una data plausibile – conferma l’assessore Falcone – perchè proprio il 20 settembre la talpa che sta operando per far cadere l’ultimo diaframma che permetterà di realizzare il doppio binario fra Notarbartolo e Viale Francia completerà il lavoro. Insomma potremo inaugurare contemporaneamente la prima corsa e la caduta del diaframma”.
In questo modo quasi l’intero percorso da Palermo all’aeroporto sarà a doppio binario. Mancheranno gli ultimi 5 chilometri o poco più da Notarbartolo a Vespri mentre da Notarbartolo a Falcone Borsellino tutto sarà a doppio binario.
Ma sullo slittamento dell’inaugurazione peserebbe anche altro, non soltanto un tema di sicurezza. La data, infatti, secondo le ‘male lingue’ ben informate della politica, avrebbe creato non poco imbarazzo. Il 14 settembre, infatti, sarà a Palermo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che inaugurerà l’anno scolastico della scuola di Brancaccio. Con una simile inaugurazione nella stessa data il protocollo avrebbe imposto di invtarlo e forse la presenza del Presidente pentastellato non sarebbe stata gradita a tutte le componenti del governo regionale e locale. Forse a qualcuno sì ma certamente non a tutti.
A togliere tutti d’imbarazzo, involontariamente, ci ha pensato la prefettura.
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