Arriva l’esercito per garantire la sicurezza della città di Palermo nell’area della stazione ferroviaria centrale teatro di varie aggressioni, accoltellamenti, rapine e altri reati di microcriminalità e legati alle baby gang. Dopo i tanti episodi di violenza gratuita e microcriminalità il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deciso il dispiego delle Forze Armate per ripristinare condizioni di sicurezza.
Il Comitato per l’ordine e la sicurezza
La notizia è stata ufficializzata con un comunicato in serata: “In conformità alle indicazioni del ministero dell’Interno, ed all’esito del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 31 ottobre scorso, si è tenuta nella giornata odierna, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica estesa alla partecipazione dei rappresentati delle forze armate e del dirigente del compartimento della polizia ferroviaria. Nel corso dell’incontro sono state condivise le modalità di impiego del contingente di 17 unità delle forze armate, assegnato alla città di Palermo, il quale verrà impiegato per rafforzare il dispositivo di vigilanza e controllo dell’area della stazione centrale”. E’ quanto si legge in una nota della Prefettura di Palermo.
Pattuglie in azione da oggi
Da oggi, dunque, entrano in azione le 17 pattuglie messe a disposizione dalle Forze Armate che opereranno insieme alla polizia ferroviaria rafforzando il contingente di sicurezza e moltiplicando la presenza delle forze dell’ordine nell’area. un dispositivo straordinario che deve operar soprattutto da deterrente ma anche in fase di repressione dei reati
L’allarme sicurezza e gli ultimi controlli
L’allarme sicurezza a palermo è ampio e negli ultimi mesi si sono registrati numerosi episodi di violenza gratuita e reatio di micro criminalità con la presenza anche di baby gang. Se risse e aggressioni avvengono in varie aree della città, quella della stazione ferroviaria è comunqnue l’area a maggiori rischio.
Nel corso degli ultimi giorni, una vasta operazione interforze riconducibile al protocollo di sicurezza denominato “Alto Impatto”, ha riguardato proprio la stazione centrale e l’ampio perimetro ricadente nella zona che arriva a coprire anche tre quartieri limitrofi. Un dispositivo di sicurezza necessario, scrivono le forze dell’ordine, per “incidere, riducendoli, sugli indici di criminalità di ampie porzioni di territorio cittadino, scelte in relazione alla densità di reati registrati”. Operazione tra l’altro che si era già ripetuta anche nelle scorse settimane.
L’operazione
Il modello operativo, secondo linee guida stabilite in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha visto schierate sul campo consistenti aliquote della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e personale dei Monopoli di Stato che hanno lavorato di concerto lungo le strade ricadenti in un ampio perimetro, quello della stazione Centrale che interessano, tra le altre, la via Oreto e lambendo gli storici quartieri di Ballarò e dell’Albergheria.
Due settimane fa l’ultima aggressione nota
Neanche due settimane fa lì’ultima aggressione nota nella zona delle stazione centrale a Palermo. Un cittadino bengalese è stato accerchiato da tre persone che lo hanno picchiato per portargli via circa 200 euro. L’uomo era stato seguito e una volta arrivato in corso Tukory è stato colpito con forza tanto da spaccargli il setto nasale.
La vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118 e portato all’ospedale Civico dove si trova ricoverato. Le ferite sono gravi, ma non è in pericolo di vita. Sono in corso le indagini per risalire all’aggressore.
Accoltellato vicino la stazione centrale a metà settembre
A metà settembre un uomo di 40 anni è stato accoltellato nella stessa area. L’uomo raccontò ai carabinieri di essere rimasto ferito nel corso di una colluttazione con un connazionale tunisino in via Gorizia, a due passi dalla stazione centrale. È stato colpito da fendenti alle dita, al basso ventre e alle gambe.
La vittima, di origini tunisine, trovò rifugio dentro un esercizio commerciale. Intervennero i sanitari del 118 che lo portarono all’ospedale Civico con una prognosi di 14 giorni. I carabinieri acquisirono le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona per risalire all’aggressore. Non si conoscono le cause che hanno fatto scattare la lite.
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