Entra nel vivo all’Ars oggi la manovra finanziaria o legge di stabilità 2016 della Regione siciliana con annesso il bilancio di previsione ovvero lo strumento con il quale dovranno essere amministrate le scarse finanze siciliane nell’anno in corso.

Dopo una lunga serie di sedute interlocutorie, finalmente il documento va in discussione concretamente. davanti l’rs ha tutta la settimana fino a lunedì prossimo. Nove giorni per evitare di dover ricorrere ad un nuovo esercizio provvisorio.

Il documento che va in discussione è quello approvato con difficoltà dalla Commissione bilancio in una lunga seduta durata tutta la notte fra sabato e domenica di due setti,mane fa conclusa poco prima delle nove del mattino. Una seduta che arrivava al culmine di una intera settimana di lavori e che ha visto anche sfiorare la rissa fra un deputato del Pd e un 5 stelle divisi provvidenzialmente dai colleghi prima che la situazione degenerasse. Ma per giungere a questa approvazione, alle prima luci dell’alba è stato necessario anche procedere alla sostituzione di molti deputati assenti per non dover rinviare ancora seduta e finanziaria.

Per far quadrare i conti mancano sempre i 550 milioni di euro promessi da Roma ma che ancora non arrivano e che sono, dunque, inseriti fra gli accantonamenti passivi. Se no dovessero arrivare entro giugno, massimo luglio, il bilancio che si andrà ad approvare in queste settimane salterebbe e sarebbe una catastrofe.

Una manovra, tra entrate ed uscite, di oltre 24 miliardi di euro. Ma più di un terzo è assorbito dalla spesa sanitaria, che ammonta a circa 9 miliardi di euro.

Oltre la sanità, le maggiori voci di spesa sono i Comuni con 340 milioni di euro (lo scorso anno erano 470 milioni); per i cantieri di lavoro sono previsti 100 milioni di euro e potranno essere effettuati lavori di ripristino di strade, marciapiedi e manutenzione dei luoghi di culto. Una parte sarà utilizzata per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti. Per i precari sono previsti 300 milioni di euro, ma nell’immediato la disponibilità è di 180 milioni. Il resto è compreso nei 500 milioni di spesa congelata fino a quando Palazzo Chigi non aprirà i cordoni della borsa.

Ma a prescindere dai soldi ‘fittizi’ la realtà è complessa e in aula si annuncia una battaglia forse ancora peggiore di quella vista in commissione. Giungere ad una approvazione di questo bilancio e di questa finanziaria non sarà una cosa semplice.

Ma di quella manovra la Presidenza dell’Ars ha fatto ‘carne da macello’ stralciando ben 14 articoli.

Dei 92 articoli della finanziaria (senza contare l’ultimo articolo di rito per la pubblicazione della legge) ne sono stati stralciati 14. Si tratta dell’articolo 13 cassando, così, prepensionamenti ed assunzioni negli enti regionali, l’articolo 23 con il rinvio di tutte le norme di spesa al fondo per i contributi ex articoli 128 della legge 11 del 2010. in pratica tutti i contributi diretti che venivano previsti dovranno essere assegnati con successivo bando pubblico. 

Cassato l’art 47 che sopprimeva il Consiglio regionale dell’urbanistica, l’art 54 che permetteva di utilizzare i forestali per la manutenzione e pulizia del letto di fiumi e torrenti e la prevenzione delle esondazioni, l’articolo 59 che permetteva di trasferire il Testimoni di giustizia assunti in base ad una legge dello scorso anno ad altre amministrazioni pubbliche, l’articolo 67 sull’efficienza energetica, il 69 sull’accesso on line da parte delle imprese , il 73 sui prestiti agevolati al personale regionale in servizio o in pensione, il 75 sui medici del servizio Pubblico e dunque propedeutico alle successive assunzioni, il 76 che concedeva ai biologi dell’ Istituto zooprofilattico le indennità già previste per i veterinari. Cassati anche i finanziamenti per le start up previsti dall’articolo 86. Via anche gli articoli 87, 88 e 89 su associazione talassemici, istituto dei ciechi e assistenza ai disabili gravi.

Tutti articoli che si ripresenteranno sotto forma di emendamenti a iniziare dalla Tabella H di proposta governativa  che era passata dalle commissioni di merito. Ma non sono solo gli emendamenti governativi che creeranno bagarre. Complessivamente ne sono piovuti un migliaio. 300 solo dai 5 stelle, 170 da Forza Italia, un centinaio dal Pd, 130 circa dalle altre opposizioni. poi bisogna contare gli emendamenti dei ‘cespugli’ e quelli del governo.

Il clima non è proprio rilassato e durante questa settimana potrebbe succedere di tutto.

 

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