Boccata d’ossigeno per i Comuni. I loro bilanci potranno contare in futuro su nuove somme di denaro derivanti dalle tasse pagate per i rifiuti sottratti alla raccolta differenziata e conferiti in discarica, la cosiddetta ecotassa.

Lo prevede un emendamento del M5S passato ieri in tarda serata in commissione Bilancio. “Se l’emendamento dovesse passare pure in aula – dice l’estensore, Giampiero Trizzino – sarebbe una grande conquista per i Comuni, alle prese con una crisi economica spaventosa. Non solo, l’emendamento – ed è questo il suo scopo – potrebbe fungere da volano alla raccolta differenziata”.

E’ uno dei provvedimenti approvati ieri sera a tarda ora in Commissione bilancio all’Ars. La Commissione ha appena superato il giro di boa dei proprio lavori dunque la metà di articoli ed emendamenti da analizzare. Per questo i lavori proseguono di sabato e di domenica con la speranza di riuscire da libera bilancio e legge di stabilità entro lunedì per avviare l’incardinamento a sala d’Ercole ed entrare nel vivo della discussione pubblica della manovra.

Un risultato tutt’altro che scontato visto che la Commissione è già in forte ritardo. C’è fretta perché l’esercizio provvisorio scade fra 16 giorni e bisogna completare l’iter in commissione e poi avere il tempo per l’analisi d’aula che non sarà spedita ne facile.

I 5 stelle continuano la loro battaglia per evitare le sedute notturne e per avere tutto il tempo necessario ad analizzare le proposte di legge evitando quanto accaduto negli ultimi anni quando le norme sono spesso passate per ‘stanchezza’ dei deputati.

Tornando alla differenziata una spinta notevole per la differenziata sarebbe potuta arrivare dall’emendamento (bocciato) del M5S, che istituiva la tariffa puntuale sui rifiuti, che prevedeva il pagamento da parte dei cittadini di somme calcolate sulla quantità di rifiuti effettivamente prodotta.

Dichiarato inammissibile invece il “no” agli inceneritori. “Questo – dicono i deputati Cinquestelle – grazie al fondamentale contributo del Pd, che ha fatto sentire pesantemente la sua voce in commissione, mettendo in mostra ancora una volta la sua infinita ipocrisia: in pubblico combattono gli inceneritori, dentro le istituzioni si adoperano per favorirli”.

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