“Il via libera dell’Aula alla Nadefr fotografa l’attuale momento positivo che la Regione attraversa dal punto di vista economico-finanziario. Sebbene le previsioni sul Pil registrino un rallentamento allo 0,7 per cento, il trend generale rimane rassicurante e in linea con i dati italiani e dell’Eurozona. Per la Regione i conti sono finalmente in ordine, possiamo dirlo senza temere smentite: cala il disavanzo e aumentano le entrate, con un miglioramento delle disponibilità di cassa e l’incremento significativo dei pagamenti effettuati. Ulteriori segnali positivi giungono dai settori del turismo e della cultura, nonché dalla crescita dell’occupazione e dal definitivo via libera alla riforma dell’Accordo Stato-Regione curato dal presidente Renato Schifani”. Così l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, dopo l’approvazione a Palazzo dei Normanni della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza regionale 2024-26.

“Buone basi per procedere ad imminente legge di Stabilità”

“L’equilibrio di conti e la stabilità del contesto macroeconomico – aggiunge l’assessore – si riflettono anche su un’accresciuta credibilità istituzionale della Regione, premiata pure dall’agenzia di rating Fitch con un miglioramento delle prospettive di breve termine. Disponiamo dunque di buone basi su cui procedere per la imminente Legge di Stabilità 2024/26, confermando la linea espansiva di sostegno all’economia, rigore contabile e miglioramento di servizi e qualità della vita dei cittadini”.

Election day a giugno in Sicilia, trovati i soldi

Torna, infanto, l’elezione diretta nei Liberi Consorzi le ex province della Regione siciliana. Con un inatteso colpo di mano la commissione bilancio ha stravolto il programma dei lavori e trovato la copertura finanziaria mettendo le basi per una elezioni probabilmente già a giugno prossimo.

Il colpo di mano è maturato in silenzio durante una seduta che doveva essere solo un passaggio tecnico in vista della finanziaria regionale. La legge di stabilità dovrebbe essere, infatti, incardinata per il prossimo mese e si spera di poterla approvare entro la fine dell’anno ponendo fine alla piaga dell’esercizio provvisorio ricorrente di anno in anno e alla paralisi periodica della spesa pubblica.

Con un emendamento che aggiunge due commi all’articolo 4 viene approvata la copertura finanziaria per gli oneri che deriveranno dalle cariche elette nelle nuove province. Oneri che sono a carico delle province stesse ma con un contributo regionale che viene fissato in 2 milioni e 833 mila euro aggiuntivi rispetto ai trasferimenti nel 2024 e 5 milioni 766mila euro a partire dal 2025.