• Artisti internazionali arrivano a Palermo, crocevia del Mediterraneo
  • Il progetto “RES.IN residenze internazionali” dell’artista Edoardo Dionea Cicconi
  • Le sale di Palazzo Imperatore diventano residenza per artisti
  • Il primo appuntamento con l’artista russa Ellen Sheidlin

Rendere la Sicilia meta di artisti internazionali e di movimenti culturali innovativi, come già tante volte è accaduto nella sua storia. Il progetto “RES.IN residenze internazionali”, ideato dall’artista romano Edoardo Dionea Cicconi, ormai palermitano d’adozione, mira a costruire una rete di scambi fra artisti internazionali attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, offrendo al territorio un’occasione per valorizzare i contesti architettonici, in un dialogo proficuo con le nuove generazioni di artisti del panorama internazionale.

Il progetto realizzato con il contributo dell’Assemblea Regionale Siciliana

Il progetto, realizzato con il contributo dell’Assemblea Regionale Siciliana, in collaborazione con la scuola Gibel, trasformerà le sale di Palazzo Imperatore, studio di Dionea in Corso Vittorio Emanuele, in residenza per artisti internazionali. Il primo appuntamento è con Ellen Sheidlin, artista russa che si tratterrà a Palermo fino al primo giugno. Il programma prevede altri tre cicli di residenze nel 2021.

Palermo crocevia del Mediterraneo

“L’obiettivo – ha spiegato Cicconi – è portare la Sicilia nel mondo e il mondo in Sicilia. Palermo crocevia del Mediterraneo è il luogo ideale per un progetto di contaminazione dove artisti provenienti da diversi paesi e ambienti culturali si incontrano e lavorano “gomito a gomito”. Il contesto storico e architettonico cittadino, la stessa dimora di residenza, il cinquecentesco palazzo Imperatore, affacciato sulla cattedrale di Palermo, diventano il presupposto per un’indagine visiva sulla città attraverso l’interazione fra i luoghi e i linguaggi creativi”.

Il “survirtualism” di Ellen Sheidlin

Ellen Sheidlin artista concettuale di san Pietroburgo, combina il mondo onirico, realismo e virtualità in uno stile che definisce “survirtualism”, in cui fotografie, video e pitture si mischiano e confondono in chiave multimediale con immagini non realizzate in digitale ma in analogico. L’assurdo e l’impossibile si reificano in un’ottica in cui tutto è reale. Durante i giorni della residenza a Palermo saranno in esposizione non soltanto le opere dell’artista ospite e di Dionea, ma anche quelle realizzate insieme, lavori di di sintesi delle loro visioni e ricerche nell’ambiente siciliano.

La sperimentazione di nuove tecniche e materiali

Anche Dionea affronta tematiche universali, sperimentando nuove tecniche e materiali, realizzando installazioni e sculture che trasportano lo spettatore in una dimensione atemporale. L’artista romano studiando le forze che governano la realtà tenta una sintesi fra arte e scienza. La sua ricerca artistica ha lo scopo di interagire con lo spettatore attraverso specchi cinetici che lui chiama “kinetic mirrors”, capaci di distorcere la realtà come in un buco nero.
La mostra andrà oltre gli spazi di Palazzo Imperatore e, nel prossimo autunno, sarà portata prima a Milano e poi in Russia.

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