Si terrà domani, alle 11, presso il salone delle feste Pisani, in via La Loggia, l’assemblea di tutto il personale dell’Asp. Numerosi gli argomenti sul tappeto, che vedono al centro condizioni di lavoro “sempre peggiori”.
“Gli adempimenti crescono, si accumulano, mentre il personale continua a diminuire e si va verso il peggioramento delle condizioni lavorative – sostengono Mario Scialabba, per la Fp Cgil Palermo, Gaetano Mazzola, per Cisl Fp Palermo e Giuseppe Amato per la Uil Fpl Palermo – Sono tanti i problemi per i quali abbiamo cercato in questi mesi un confronto con la direzione aziendale. Abbiamo dovuto prendere atto di una totale assenza di dialogo. I rapporti si sono svolti attraverso una corrispondenza cartacea, tendente a respingere le nostre analisi e a considerare fisiologico e normale tutto quello che accade in azienda. All’assemblea decideremo assieme ai lavoratori le iniziative per trovare soluzioni ai problemi che tanto angustiano operatori e cittadini”.
Gli operatori aspettano rassicurazioni, dopo le riscontrate anomalie di questi mesi sugli stipendi (azzeramenti, decurtazioni, imponibili Irpef eccessivi etc) e persino sulla correttezza e sulla certezza delle loro retribuzioni e sulla decurtazione degli 80 euro mensili. Non arriva ancora la stabilizzazione dei contrattisti, nemmeno per quei pochi posti disponibili in pianta organica, nonostante l’impegno assunto dal direttore generale nell’incontro del 11 novembre 2016.
“L’ennesima proroga stride non solo con le annose attese di questi lavoratori ma anche con le somme congelate, che non producono posti di pianta organica, e con il penalizzante congelamento di tutti i posti individuati sia del ruolo amministrativo (dirigenti e comparto) che dei dirigenti delle professioni sanitarie e del servizio sociale”, aggsostengono Scialabba, Mazzola e Amato.
Tra i nodi ancora da sciogliere rientra anche l’accordo del giugno scorso sull’aumento del buono pasto a 7 euro, che ancora non è stato onorato. Non sono ancora superati i ritardi nel pagamento della produttività degli anni precedenti e non trovano soluzione le tante questioni connesse alle funzioni di coordinamento, definizione e attribuzione funzioni, l’indizione di nuovi bandi, l’individuazione di nuove funzioni, le modifiche al regolamento etc.
Il tavolo tecnico, più volte concordato, sulle questioni del personale in servizio presso gli istituti penitenziari, non è stato e attivato e gli operatori continuano a restare fuori dalla pianta organica e persino senza contratto individuale di lavoro. Non sono state ancora fornite, per Villa delle Ginestre, le necessarie informazioni sulla nuova convenzione e sugli adempimenti che ne discendono per gli operatori. I corsi di operatore socio-sanitario, da tempo destinati ai lavoratori contrattisti, non vengono attivati. Permangono le gravi difficoltà nell’assistenza infermieristica nei reparti di medicina e geriatria dell’ospedale Ingrassia. E resta il rischio di chiusura del reparto di psichiatria dell’ospedale di Partinico, per mancanza di locali nella fase di ristrutturazione. I sindacati denunciano anche “i problemi nella nomina dei dirigenti, ma anche nell’attribuzione delle funzioni di coordinamento, che avvengono con procedure superveloci per alcuni e tempi biblici per altri”.
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