Nuccia Albano non sarà consulente medico legale di Alfonso Tumbarello accusato di essere stato il medico di Matteo Messina Denaro durante la latitanza. Un incarico legittimo nel rispetto0 del diritto alla difesa ma inopportuno per un assessore che ricopre un incarico pubblico.
L’attacco del Pd
“Nuccia Albano ricopre un ruolo istituzionale, quello di assessore regionale, per il quale non ci possono essere situazioni ambigue, che si possono prestare all’equivoco se non alla polemica. Pur essendo un valente medico legale – che in passato ha lavorato a stretto contatto con il professore Paolo Giaccone ed avendo dovuto anche presenziare all’autopsia di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo – ritengo che lei non possa accettare di essere consulente di un indagato arrestato con l’accusa di essere un favoreggiatore del boss Matteo Messina Denaro. Si tratta di una questione etica ma anche di opportunità. In alcuni casi, quelli di mafia in particolare, bisogna decidere in maniera netta, senza se e senza ma per non danneggiare l’immagine e il prestigio del ruolo di assessore nel governo della Regione Siciliana” aveva attaccato il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.
La Albano rinuncia all’incarico e spegne la polemica
L’assessore Nuccia Albano, dopo una breve riflessioni, rinuncia all’incarico di consulente medico legale di parte di Alfonso Tumbarello.
“Negli anni in cui ho lavorato presso l’istituto di medina legale al Policlinico di Palermo – dice l’assessore Albano che da un punto di vista professionale è proprio medico legale – ho conosciuto il dottore Tumbarello, in qualità di specializzando in medicina legale; dopo la sua specializzazione l’ho incontrato negli anni solo 3-4 volte in occasione di convegni. Il figlio, che è medico, nei
giorni scorsi mi ha chiesto di volersi avvalere della mia consulenza e per una questione di colleganza avevo accettato ma, vista l’enfatizzazione della vicenda e l’ennesimo tentativo di strumentalizzare vicende familiari già ampiamente chiarite, ho rinunciato all’incarico”.






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