CGIL Sicilia, Fp CGIL e FLC Cgil dopo il sit in tenuto ieri davanti la sede dell’ARS per denunciare gli effetti devastanti dell’articolo 10 della Legge n. 8 relativo all’assistenza igienico sanitaria agli alunni portatori di handicap di ogni ordine e grado, chiedendone l’abrogazione totale, prendono atto che “le determinazioni assunte in sede di confronto in seconda Commissione non sono affatto soddisfacenti rispetto alle richieste dei lavoratori”.
“L’unico impegno dichiarato- sottolineano dal sindacato – riguarda la presentazione di un emendamento a firma di alcuni deputati del Partito Democratico, con il quale si impegna la cifra di un milione di euro utile a garantire solo l’inizio delle attività a favore degli allievi diversamente abili e sufficiente a coprire i costi del servizio per all’avvio dell’anno scolastico“.
A preoccupare la Cgil è “la situazione di confusione dell’applicazione della nuova norma che si ripercuoterà – aggiungono- in modo significativo sull’istruzione degli studenti e la loro integrazione”.
Rimangono in sospeso le richieste avanzate dalla CGIL e dalle categorie FP ed FLC di abrogazione del comma 2 dell’articolo 10 della Legge che prevede la possibilità per gli enti locali e le ex province dell’utilizzo dei voucher per soddisfare la richiesta di assistenza delle famiglie degli allievi disabili.
“La mancata abrogazione di tale comma – dicono Mimma Argurio della segreteria regionale, Marcella Coppa di Fp Cgil e Grazia Maria Pistorino di Flc Cgil – rappresenta un elevato rischio di dumping contrattuale e di dubbia qualità delle prestazioni erogate, dato il particolare momento di transizione che la riforma cosiddetta della Buona scuola sta comportando per il personale Ata delle scuola”.
Alta l’attenzione e la tensione tra i lavoratori che annunciano azioni di pressione e di protesta “per contrastare le ricadute nefaste di tale Legge”.
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