Gli assistenti igienico personali agli studenti disabili delle scuole siciliane dopo una lunga protesta all’Ars, che ha portato l’occupazione dell’atrio di ingresso a Palazzo dei Normanni, hanno ottenuto l’approvazione della risoluzione da parte della dalla V commissione Cultura, Formazione e Lavoro che impegna il governo regionale a istituire in tempi brevi un tavolo tecnico per far fronte all’emergenza relativa all’assistenza agli studenti ai disabili che si prevede nelle scuole siciliane dal 14 settembre, data di inizio dell’anno scolastico.
In particolare la risoluzione evidenzia quello che gli assistenti denunciano da mesi: la necessità che siano operatori specializzati muniti di titoli e esperienza per lo svolgimento del servizio a prestare assistenza igienico personale agli studenti disabili nelle scuole siciliane e non i collaboratori scolastici, dopo aver seguito un corso di formazione, come invece prevede l’articolo 10 della Finanziaria bis, che di fatto ‘lincenzia’ gli assistenti ai disabili dopo 20 anni di precariato.
Una delegazione di assistenti ai disabili iscritti allo Slai Cobas ha incontrato l’assessore regionale alla Funzione pubblica Luisa Lantieri che ha preso l’impegno per l’istituzione del tavolo tecnico.
I lavoratori comunque ribadiscono di non volersi fermare e continueranno a protestare fino quando il problema non sarà risolto e hanno deciso in assemblea di ritornare a manifestare nei prossimi giorni davanti alla presidenza della Regione perché “il governatore Crocetta – ricorda Rino Di Fiore dello Slai Cobas – aveva già detto il 5 luglio che l’articolo 10 poteva essere soppresso in toto….e per questo gli assistenti continueranno a lottare”.
Nel frattempo la legge Finanziaria bis è ancora impugnata dal Consiglio dei ministri e per questo lo Slai cobas manderà una diffida all’ufficio scolastico regionale invitandolo a non procedere per ai corsi di formazione per i collaboratori scolastici che dovrebbero assolvere alle funzioni svolte fino ad oggi dagli assistenti ai disabili
Hanno occupato, ancora una volta, l’atrio di ingresso dell’Ars, gli che da mesi lottano per chiedere l’della Finanziaria bis che di fatto decreta il loro licenziamento.
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