Sulla questione dell’assistenza igienico-personale degli alunni disabili nella scuola sarà costituito un tavolo tecnico al quale parteciperanno gli assessori regionali all’istruzione, alle politiche sociali e alle autonomie locali, i sindacati, il garante per la disabilità, l’associazione delle famiglie, i sindaci delle città metropolitane.

Lo stabilisce una risoluzione della II e della V Commissione dell’Ars che, sull’argomento, hanno svolto ieri un’audizione con la presenza di sindacati, associazioni, e direzione scolastica regionale. Ne dà notizia la Cgil Sicilia.

Le parti hanno chiesto di non “scaricare- dicono Elvira Morana (Cgil Sicilia), Graziamaria Pistorino (Flc regionale) e Marcella Coppa (Fp Sicilia), che hanno partecipato all’incontro – le contraddizioni della legge regionale 8 del 24 maggio sull’anello più debole, cioè il disabile, e sul comparto scuola non in grado di affrontare la situazione”. La legge in questione, all’articolo 10, prevede che l’ assistenza igienico- personale dei disabili venga d’ora in poi garantita dal personale scolastico e soltanto in via sussidiaria dagli Enti locali.

Cgil, Flc e Fp chiedono “assistenza certa per i disabili e la valorizzazione del personale degli enti convenzionati che da anni svolge il servizio“ . Il sindacato critica peraltro “la previsione del ricorso ai voucher alle famiglie per fronteggiare gli inevitabili disservizi, dovuti alla carenza di personale Ata nelle scuole, dovuta ai pesanti tagli di personale degli ultimi anni, e alla mancanza di formazione specifica”. Nell’anno scolastico 2014/2015 i disabili in Sicilia erano 22.747 così ripartiti: 1709 nella scuola dell’infanzia; 8.672 nella primaria; 6313 nella secondaria di primo grado; 2054 nella secondaria di secondo grado.

“La legge regionale 8 , all’articolo 10 – rilevano Morana, Pistorino e Coppa- non mette al centro il disabile e la giusta attenzione nei suoi confronti per una corretta inclusione e presa in carico”. “Viene in pratica attuato superficialmente – rileva il sindacato- quanto avviene in parte in alcune regioni, senza fermarsi a riflettere – rileva il sindacato- sul dato dei disabili da accudire, su quello del personale scolastico da formare e semmai disponibile vista l’ eseguita’ dei collaboratori, sulla sorte del personale gia’ professionalizzato che da quasi 20 anni assicura il servizio , peraltro monetizzando il disagio a mezzo voucher”.

La Cgil aveva chiesto incontro agli assessori all’ istruzione e alle politiche sociali e al Garante regionale per la disabilita’ “che non si comprende che ruolo abbia e se abbia espresso un parere”. “La questione- sostengono Morana, Coppa e Pistorino- è stata affrontata con molta approssimazione. Di fatto per i problemi economici e la confusione che regna nella fase post province, il disabile è abbandonato”.

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