Incontro stamani tra l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, e i componenti della sesta commissione del consiglio comunale di Palermo (Programmazione, sviluppo economico e attività produttive), nella sede dell’assessorato di via degli Emiri, per fare il punto della situazione sulla modifica dell’articolo 5 del Piano urbanistico e commerciale della città, che di fatto blocca ancora la concessione di nuove autorizzazioni commerciali per superfici superiori ai 200 metri quadrati nel centro storico.

Tamajo “Da tempo Palermo aspetta modifica”

“Da tempo il capoluogo siciliano aspetta questa modifica al provvedimento, utile e necessaria al tessuto economico della città. È tempo di accelerare i lavori, in sinergia con tutti gli uffici coinvolti e in primis con il Comune di Palermo, che ringrazio per aver stimolato la convocazione di questa importante riunione – ha detto l’assessore Tamajo – Ho dato mandato al mio ufficio di diretta collaborazione di approfondire con uno studio specifico lo stato dell’arte della vicenda. Da parte mia e del mio assessorato c’è la massima disponibilità per dare risposte chiare e certe ai cittadini e commercianti, i quali aspettano da tempo un cambio di passo rispetto alla modifica della norma. Questo nuovo provvedimento è fondamentale per un rilancio serio e concreto dell’economia e del turismo palermitano”.

I presenti al tavolo

 

Al tavolo, oltre all’assessore Tamajo, erano presenti il capo di gabinetto dell’assessorato dell’Ambiente e territorio, Olimpia Campo, l’assessore comunale alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti, l’assessore comunale all’Urbanistica, Maurizio Carta, il presidente della sesta commissione del consiglio comunale di Palermo, Ottavio Zacco, e i componenti della stessa commissione Teresa Leto, Dario Chinnici e Giuseppe Lupo.

Le limitazioni attuali

L’articolo 5 delle N.T.A. (le norme tecniche di attuazione, ndr) di Programmazione Urbanistica del Settore Commerciale vigente, infatti, non consente l’apertura di medie strutture di vendita nelle Z.T.O. A1 e A2 e prevede l’insediamento soltanto di attività commerciali di vicinato, con una dimensione massima di 200 metri quadrati.