Due incendi di auto questa notte tra Partinico e Borgetto, continua l’onda lunga dei roghi come oramai accade da qualche mese a questa parte.

Nello specifico a Partinico è andato a fuoco un autocarro in via Filippo Testa in uso ad un ambulante di frutta e verdura. Il mezzo è stato pesantemente danneggiato, il titolare 45enne non ha precedenti. Ad intervenire i vigili del fuoco ed i carabinieri per le indagini.

Nella vicina Borgetto invece è andata a fuoco un’auto in via Pio. In questo caso, oltre ai pompieri, è intervenuta la polizia. Su entrambi i fronti si sta cercando di capire le cause dei roghi. I vigili del fuoco non hanno trovato evidenti tracce di innesco. Ma gli inquirenti stanno battendo la pista dell’ipotesi dei raid dolosi.

Al vaglio anche la possibilità di verificare se nelle due zone dove si sono verificati gli incendi insistono delle telecamere pubbliche o private di videosorveglianza.

Furgoni e auto distrutti in un incendio, raid contro famiglia nel Palermitano

Incendio poche notti fa, sempre a Partinico, in via Ragona. Tre mezzi sono andati a fuoco. Distrutti dalle fiamme due furgoni e un’auto, posteggiati. I proprietari sono tutti dello stesso nucleo familiare. Ad intervenire i vigili del fuoco del locale distaccamento che sono intervenuti per domare le fiamme. I mezzi però sono andati pesantemente danneggiati. Ad indagare i carabinieri che stanno provando a capire anzitutto la matrice del rogo. Pare comunque che le indagini siano maggiormente dirette verso il raid doloso.

L’incendio a Gioiosa Marea

I carabinieri della stazione di Gioiosa Marea, collaborati dai militari della sezione radiomobile della compagnia di Patti, hanno arrestato la sera di mercoledì scorso – in flagranza di reato – un 63enne per il delitto di incendio.

Nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio, su richiesta pervenuta al 112 Nue (numero unico d’emergenza), una pattuglia della stazione carabinieri di Gioiosa Marea è intervenuta in quel centro, dove era stato appiccato un incendio innanzi al portone di ingresso di un’abitazione, replicando il gesto anche all’interno dell’immobile, nel quale era entrato dopo aver rotto una vetrata. I militari, giunti sul posto, hanno immediatamente notato la presenza dell’indagato che, dopo aver compreso di essere stato individuato quale autore del reato, avendo tra l’altro ancora le mani nere, in quanto sporche di fuliggine, ammetteva le proprie responsabilità.