L’azzeramento della giunta da parte del presidente della Regione, Nello Musumeci, è ritenuto un “atto irresponsabile” dal segretario regionale di ArticoloUno, Pippo Zappulla che chiede le dimissioni del presidente della Regione.

Musumeci si dimetta

“A Musumeci, con quel voto, hanno detto – afferma Zappulla – che non ha una maggioranza e la soluzione non è azzerare e rifare la giunta perché i partiti e i deputati sempre quelli sono e avrebbe fatto bene a dimettersi, seguendo le sue prime intenzioni, liberando la Sicilia da un governo totalmente inadeguato

“Sicilia condannata agli scontri nel Centrodestra”

Secondo il segretario regionale di ArticoloUno, ieri all’Ars in occasione dell’elezione dei Grandi elettori, è andato in scena uno scontro durissimo nei partiti del Centrodestra che rischia di paralizzare l’azione amministrativa.

“Perché è clamoroso che i partiti e i deputati del centrodestra hanno scaricato colpevolmente sulla regione gli evidenti scontri di potere e i giochi di posizionamento. Un nuovo governo Musumeci significa pertanto – conclude Pippo Zappulla – condannare i cittadini siciliani ad altri mesi di immobilismo e di guerre intestine e questo è esattamente l’opposto di ciò che afferma il Presidente, cioè è un atto politicamente irresponsabile”.

Centrodestra è imploso

“Quanto accaduto ieri sera all’Ars con il Presidente del governo regionale Musumeci che viene letteralmente impallinato dai deputati della sua maggioranza è la rappresentazione più tragica dell’implosione del centrodestra siciliano” aggiunge Pippo Zappulla Segretario regionale diArticoloUno.

La bagarre dopo il voto

Sono i 7-8 franchi tiratori che nel segreto dell’urna hanno scelto di non votare il Presidente della Regione fra i ‘Grandi elettori‘ che la Sicilia manderà a Roma dal 24 gennaio per partecipare alla scelta del nuovo Presidente della Repubblica.

Il tradimento

Si è trattato di un segnale politico. Musumeci è stato eletto ugualmente ma ha ottenuto meno voti del rappresentante dell’opposizione. “Si tratta di quella che in gergo giudiziario si chiama una intimidazione” ha attaccato il Presidente della regione che ha parlato di deputati che si sono ‘vendicati’ perché non si è fatto condizionare. Di richieste inconfessabili o di persone con le quali non vuole avere nulla a che vedere per questioni di ‘igiene’.

 

 

 

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