E’ venuto a mancare, la scorsa notte, Pietro Piraino Papoff, 80 anni, direttore e creatore del museo del giocattolo a Bagheria, nel Palermitano. Noto ceroplasta, per anni ha dedicato, con tutta la sua maestria, la sua vita a raccogliere preziosi giocattoli storici. Ma anche a creare statue ed oggetti in cera. Cordoglio viene espresso dal sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, dalla giunta, dal presidente del consiglio Michele Sciortino e da tutti i consiglieri comunali. Un pensiero che va alla moglie dell’artista e alle figlie che oggi gestiscono per lui questo prezioso gioiello. Il museo si trova alla Certosa di Bagheria.

I funerali

I funerali di Pietro Piraino Papoff si celebreranno domani, mercoledì 24 maggio, alle ore 10:30 nella chiesa Santa Maria La Nova, dietro San Domenico a Palermo. Pietro Piraino Papoff nel 1994 con le figlie Laila e Lucilla crea l’associazione “Museo del Giocattolo Pietro Piraino”. E comincia ad occuparsi della ricerca, del restauro, della catalogazione e della conservazione di vecchi giocattoli e di vecchi giochi. Il museo ha il patrocinio dell’Unicef e del ministero della Pubblica Istruzione.

Un ventennio fa il trasferimento a Bagheria

Nel 2002 si è trasferito a Bagheria, al piano nobile di villa Aragona Cutò, in via Consolare, di proprietà del Comune di Bagheria. Nel mese di marzo 2014 il museo trova la sua sede, con i suoi 2.500 giocattoli e 200 opere in cera nella Certosa di Bagheria. Un immobile che fu appositamente restaurato proprio per permettere l’apertura del museo. L’arte di lavorare la cera d’api per creare immagini tridimensionali si perde nella notte dei tempi. Pietro Piraino Papoff, antiquario, scultore ceroplasta e restauratore, ha ricostruito anche in diversi volumi e la storia degli usi e delle evoluzioni di questa raffinata declinazione dell’arte figurativa. Oggi Bagheria, e non solo la città delle ville, perdono un importante testimone di quest’arte.

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