Prende il via venerdì, nell’atrio “Paolo Borsellino” della Biblioteca Comunale di Casa Professa, “Ballarò tra storia, cultura, tradizioni e linguaggi di strada”. Un progetto promosso dall’associazione “Officina Ballarò”, che per tutta l’estate trasformerà il popolare quartiere palermitano in una galleria d’arte a cielo aperto, ospitando artisti pronti a raccontare il loro modo di vedere questa zona del centro storico con i loro tanti talenti.

Veramente numerosi gli eventi, aperti alla città, che consentiranno di respirare arte a 360 gradi e, utilizzando i più diversi linguaggi espressivi, rivitalizzare alcuni siti degradati di Ballarò, recuperando e dando visibilità a spazi e prodotti culturali spesso di nicchia che rappresentano l’anima stessa del capoluogo siciliano.

Tanti anche gli eventi della giornata di inaugurazione. Il via alle danze sarà dato alle 18, nell’atrio “Paolo Borsellino”, dal concerto di “Ranieri Schicchi and Surfing notes” (Ranieri Schicchi, pianoforte; Bernardo Viviano, chitarra; Rosario Tarantolo, basso; Sergio Calì, batteria).

Nello stesso spazio si potrà ammirare la mostra pittorica “Locus Arte e Cultura” dei maestri Stefano Donato e Filippo Lo Iacono.

Nell’attiguo lavatoio medievale, invece, ecco la mostra fotografica “Palermo di luce e d’ombra” di Giorgio Di Fede.

Spostandosi nella Chiesa dei “SS. Crispino e Crispiniano” si potrà sognare con gli abiti di Filippo Calì con la mostra “Il Gattopardo sfila a Ballarò”. Insieme a lui le opere pittoriche di Salvatore Napolitano e delle sue “Raffinate Libertà”.

Contestualmente, facendosi rapire dalle creazioni di stile di questi due artisti, si potranno ammirare i gioielli della “Via Corallai di Montecarlo”, espressione della tradizione dei corallai trapanesi.

Tutte le esposizioni si potranno visitare sino al 30 maggio (dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30; il mercoledì dalle 8.30 alle 17.30).

Il progetto fa parte del ricco cartello di eventi di “Palermo Capitale Italiana della Cultura” e ha il patrocinio, tra i tanti, di: Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, Fondazione Federico II, Confartigianato, Sistema Bibliotecario Spazi Etnoantropologici e Archivio cittadino, Unipa2018, Università degli Studi di Palermo, Palazzo Bonocore.