Letteralmente mummificata ma non mentre attendeva una sepoltura. Forse con tecniche antiche, certamente trattata con grande cura ma stranamente lasciata dentro una cassapanca, una sorta di baule di quelli con la chiusura a ganci di ferro nero per i quali è necessario un catenaccio. Certamente non una bara ne un contenitori sigillato.

E’ stato trovato così il corpo di una bambina, vestita di tutto punto con abiti antici e in testa una corona di rose, insomma sepolta come una ‘Rosalia’ palermitana ma poi abbandonata in un deposito del Cimitero dei Rotoli insieme a tante altre bare in attesa di sepoltura ma senza nome, riferimenti alla salma, senza adeguata bara e soprattuttos enza che alcuno sembra lo sapesse.

Il giallo è stato scoperto Sala Bonanno, l’ex archivio storico del cimitero, che per motivi di esigenza è stato trasformato da qualche anno in deposito della bare in attesa di sepoltura.

La scoperta è stata fatta per puro caso durante la verifica dell’impianto elettrico. E adesso il direttore del cimitero, Cosimo De Roberto, sta cercando di fare luce.

“I dipendenti storici mi hanno raccontato – dice De Roberto – che si dice che quella cassapanca fu portata nel 1999 da padre calafiore non si sa da dove, si presuppone da un convento. Negli archivi del cimitero non c’è traccia di questa bambina. Ho predisposto un verbale di rinvenimento e ho fatto intervenire il medico legale che mi assicura non essere recente ma probabilmente risalente a fine ‘800. Ho avvertito tanto la Procura quanto la Sovrintendenza e ora aspettiamo di capire cosa fare. Attualmente la chiamiamo Ninfa solo per darle un nome e non chiamarla semplicemente Mummia”