Torna in libertà Giuseppe Caronia, che era stato sottoposto ad una misura restrittiva nell’ambito dell’indagine sulla presunta bancarotta fraudolenta della società che gestisce il Bar Alba.

Ne danno notizia i legali di Caronia, gli avvocati Ninni Reina, Angelo Mangione e Marco Lo Giudice, che sottolineano come l’operato del loro assistito è stato finalizzato al salvataggio del noto bar di piazza Don Bosco, senza alcuna irregolarità.

Una tesi che i legali contano di dimostrare nelle fasi successive del procedimento.

La nota di Giuseppe Caronia:

“Dopo le misure cautelari adottate nei miei confronti alcuni giorni addietro in seguito alla accuse di bancarotta fraudolenta avanzate del P.M per avere io, a suo dire, distratto, in tutto o in parte i beni delle società fallite Bar Alba srl e Pasticceria Alba srl allo scopo di recare pregiudizio ai creditori della fraudolenta precedente gestione, misure che tra l’altro mi avevano ingiustamente relegato nella mia abitazione, oggi revocate dalla sezione per il riesame del Tribunale di Palermo, ritengo opportuno e doveroso per fare un minimo di luce sulle recenti vicende che hanno interessato lo storico BAR ALBA rappresentare in estrema sintesi i fatti cosi come realmente avvenuti nel tentativo di spazzare via gli evidenti equivoci, le errate rappresentazioni, le basse speculazioni e i giudizi sommari, brutalità queste che hanno contraddistinto questa kafkiana vicenda in cui senza responsabilità alcuna mi sono venuto a trovare – si legge in una nota della società del Bar Alba .

Da evidenziare che il GIP il giorno 24 luglio aveva gia disposto che : “ l’affidamento dei due rami d’azienda, attualmente in sequestro, resti in capo agli attuali gestori ….”

Desidero nell’occasione ringraziare con tutto il cuore le tantissime persone che hanno voluto esprimerci la loro solidarietà e la loro vicinanza. Naturalmente mi limiterò, per quanto possibile, ad una stringatatissima descrizione degli avvenimenti lasciando il compito di accertare tutta la verità, come è giusto che sia alla Magistratura.

Il BAR ALBA è stato ceduto nel mese di luglio del 2009 dal mitico Fondatore Sig. Iano Costa alla società N. Pasticceria ALBA.

Amministratore unico di detta societa e delle due successivamente costituite, oggi tutte fallite è stato , tale Tarantino Giuseppe, da me denunciato alla Procura della Repubblica, per la sua colpevole gestione truffaldina e destituito dall’assemblea dei soci il 18 febbraio 2016.

Mi preme evidenziare che dopo il mio insediamento il 24 febbraio 2016 è stata tenuta una rigorosa registrazione delle entrate e delle uscite giornaliere dei due rami di azienda, sono stati aperti due distinti conti correnti nei quali venivano versati gli incassi dei due punti vendita ed è stata condotta una gestione assolutamente corretta ed esemplare.

Dopo il disastro causato da Tarantino una nuova società la APR, capeggiata dalla mia famiglia, con ingenti investimenti ha fatto si che questo storico locale divenuto una icona per la nostra città risorgesse salvando inoltre circa 70 posti di lavoro senza considera quelli dell’indotto.

Ovviamente La Magistratura accerterà fatti e responsabilità e non ritengo pertanto di dover aggiungere nulla alla mia dichiarata assoluta estraneità ai reati contestati, come si evincerà dalla copiosa documentazione prodotta.

Desidero esternare tutto il mio sdegno e il mio disprezzo per quanti hanno manifestato non solo attraverso l’utilizzo di network e di facebook la loro gioia per queste nostre drammatiche disavventure, per chi ha emesso sentenze sommarie, per chi ha vomitato veleno e buttato fango sulle nostre persone e sui nostri familiari.

Concludo con un’ultima precisazione:

Il Bar Alba è sempre rimasto aperto e aperto rimarrà con i suoi impeccabili servizi e con la bontà dei propri prodotti. Che in nessun modo nonostante le innegabili difficoltà causate da questa inverosimile vicenda ha intenzione di arrendersi.

Ringrazio infine tutti i nostri dipendenti per la fiducia accordata alla mia azienda in questa fase così delicata e per aver profuso, forse ancor di più, tutto il loro impegno.

Desidero tranquillizzarli che tutto verrà chiarito e che la nostra attività, grazie alla nostra affezionata clientela, andrà sempre più avanti”.