Il caso del barbiere abusivo all’interno del comando dei vigili urbani di Palermo per il M5S non può passare sotto silenzio.
“E’ un fatto grave – afferma il parlamentare alla Camera Riccardo Nuti – specie se rapportato al fatto che l’illecito sarebbe stato commesso e reiterato sotto il naso del comandante, cosa che scredita tutto il corpo. Che credibilità può avere la lotta gli abusi nei posti più reconditi della città, quando quelli in casa di Messina non solo non vengono rilevati e stoppati, ma addirittura alimentati dagli stessi vigili che dovrebbero reprimerli? E’ per questo che anche per gli agenti-clienti vanno presi severi provvedimenti”.
Nuti non si limita a chiedere la rimozione a mezzo stampa. “Scriverò al sindaco per farlo. Orlando, quantomeno, non potrà ignorare, com’è suo costume, il fatto che questa legittima richiesta ci sia stata. Cominciano ad essere troppi gli scivoloni di Messina per essere archiviati a cuor leggero. Il comandante andrebbe rimosso per tantissime altre cose, come la lotta inesistente ai parcheggiatori e ai commercianti abusivi, o quella, improduttiva, ai manifesti elettorali fuorilegge, per i quali, lo ricordiamo, è arrivata, sì, una pioggia di verbali, ma per questi nessun politico ha mai pagato nulla. Senza contare l’imbarazzante questione delle timbrature multiple in via Dogali o quella dell’auto di Messina parcheggiata in divieto di sosta a piazza Castelnuovo”.
“Tornando all’ultimo abuso – continua Nuti – Orlando, non tenti di insabbiarlo con future commissioni d’inchiesta, anche alla luce delle dichiarazioni del barbiere che hanno smentito Messina a stretto giro di posta. Il sindaco provveda immediatamente alla rimozione del comandante e chieda scusa per una nomina che in questi 4 anni non ha dato i frutti sperati”.
Fa eco a Nuti il deputato all’Ars Giorgio Ciaccio, che invoca il pronto recupero di credibilità della figura del vigile urbano.
« Già parecchi palermitani – dice – sono molto restii al rispetto delle norme, figurarsi quando a chiedere questo rispetto è una figura che rischia di perdere qualsiasi autorevolezza. Si cerchi di tutelare il corpo dei vigili, la cui stragrande maggioranza è certamente degna di indossare la divisa ed è al di sopra di ogni sospetto”.
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