“Chiediamo indicazioni certe e per tutte le città siciliane che superino le perplessità che scaturiscono dalla necessità di dover interpretare circolari regionali che spesso sono contraddittorie rispetto alle stesse Ordinanze del Presidente della Regione Siciliana e che in alcuni casi costringono gli amministratori a dover ricorrere al rispetto del principio della gerarchia tra le fonti”.

Lo dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, che parla nella sua qualità di presidente di ANCI Sicilia.

“Gli amministratori dei comuni siciliani si ritrovano, infatti, quotidianamente, a dover interpretare atti che, in alcuni casi, appaiono poco chiari e di difficile attuazione – continua Orlando- cosa che ad esempio si è ultimamente verificata in merito all’apertura domenicale e festiva delle attività commerciali e sulla quale è necessario un chiarimento con un’ordinanza presidenziale”.

Il riferimento è ancora all’ordinanza del 17 maggio che è attualmente in vigore ma che è stata seguita da una circolare interpretativa della protezione civile che secondo alcuni sindaci sarebbe in contrasto con l’ordinanza stessa e non potrebbe, dunque, essere considerata una interpretazione autentica. ne deriva che l’applicazione delle regole non è certa e non è omogenea e ci sono territori di confine fra comuni nei quali, ad esempio, la pasticceria è aperta per disposizione sindacale ma l’esercizio di fronte è, invece, chiuso.

La circolare, infatti interpreta l’art.10, co.1 dell’ordinanza n.21 del 17 maggio 2020, nella parte in cui esclude dall’obbligo di chiusura al pubblico “le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione e i fiorai”, va interpretato nel senso che nel suddetto novero di esclusioni vanno altresì ricompresi, anche alla luce dell’art.3 della medesima ordinanza, le pasticcerie, i panifici e i mercati del contadino che, pertanto, potranno scegliere se osservare o meno l’apertura al pubblico nei giorni domenicali e festivi, e ciò tenuto conto della omogeneità contenutistica delle attività svolte con quelle espressamente autorizzate dall’ordinanza, e i tabacchi, per le particolari finalità svolte da detti esercizi nelle giornate domenicali e festive. Ma c’è chi continua a rifarsi all’ordinanza perchè fonte primaria rispetto ad una circolare. E il tema riguarda anche l’uso della mascherina all’aperto con il rischio anche di sanzioni indebite.

“Riteniamo, quindi, – conclude il presidente Orlando – necessario un confronto con il presidente della Regione, Nello Musumeci e con il Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Protezione Civile, Calogero Foti finalizzato a definire, nel più breve tempo possibile, l’ambito delle competenze che vanno attribuite ai Comuni”.