Un luogo di divertimento frequentato giornalmente da centinaia di famiglie e sul quale si addensano adesso grandi sospetti. Sta suscitando non poco scalpore la vicenda dei malesseri riscontrati da diverse persone che avevano fatto un tuffo nelle piscine dell’Acquapark di Monreale che ieri, in autotutela, ha deciso di chiudere i battenti.

“I parametri microbiologici non sono conformi a quelli prescritti dalla legge, sia nel settore delle piscine che in quello delle docce”. Questo, come scrive il Giornale di Sicilia, sarebbe il primo esito delle analisi condotte dall’Asp sulle acque della struttura, dove i tecnici dell’azienda sanitaria avrebbero individuato la presenza di batteri coliformi, anche fecali, compreso l’escherichia coli.

La Procura di Palermo, su segnalazione della stessa Asp, aprirà adesso un fascicolo sul caso.
Nei giorni scorsi nove bambini, tra i 5 e i 9 anni, sono finiti in ospedale accusando vomito, febbre e diarrea, dopo essere stati nella struttura di Monreale.

Tra i malcapitati, anche il regista e attore Franco Zappalà che vi aveva trascorso un pomeriggio in compagnia del figlio e che appena tornato a casa si era accorto di non riuscire più a vedere. Uno spavento grandissimo per lui e la corsa in ospedale, dove i medici hanno riscontrato, come riferisce Zappalà, “lesioni ad entrambe le cornee e molteplici microfratture delle uvee” probabilmente a causa di un eccesso di cloro.

I prelievi nella struttura ad opera dell’Asp sono stati fatti venerdì scorso. Di certo, i primi esiti, non sono confortanti, soprattutto per i gestori, che hanno dovuto mandare a casa i 20 dipendenti e che considerano la stagione ormai finita.

I titolari dell’Acquapark fanno sapere, ancora al Giornale di Sicilia: “Stiamo facendo delle analisi anche noi e comunicheremo l’esito all’Asp. Nell’impianto le piscine sono dotate di un sistema automatico di controllo: in questi giorni non c’ è stata alcuna segnalazione di anomalie. Per quanto riguarda poi l’ acqua delle docce noi ci approvvigioniamo direttamente alla rete comunale di Monreale”.

L’Acquapark viene considerato come un impianto sportivo e dunque non solo è tenuto a controllare in autonomia che le condizioni igienico sanitarie siano adeguate, ma è pure soggetto alle ispezioni programmate dall’azienda sanitaria.

La Procura dovrà adesso verificare se ci sono eventuali estremi penali. Per alcuni reati ipotizzabili al momento, come le lesioni colpose, sarebbe comunque necessaria una querela da parte delle presunte vittime per permettere ai pm di procedere.

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