Non trova pace il Mercato Ittico di Palermo vittima dei soliti paradossi “alla siciliana”. In un momento di grave crisi che coinvolge tutti i settori, dopo la chiusura legata all’emergenza Covid19, il mercato chiude per far sì che possano essere eseguiti alcuni lavori per l’adeguamento alle norme sanitarie vigenti. Da più parti l’amministrazione Orlando ha ricevuto critiche per la decisione. Adesso si aggiunge anche quella di Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che si dice pronto a incatenarsi in segno di protesta.

“Mentre la Sicilia riapre lentamente e in sicurezza, si consuma l’ennesimo paradosso in salsa palermitana – dice – è decisione del Comune di Palermo e del suo sindaco quella di chiudere nuovamente il Mercato ittico per l’adeguamento igienico sanitario dei locali”. Entro il 16 giugno, infatti, la struttura dovrà essere svuotata “da cose e persone” per le opere di adeguamento. “Dunque – sottolinea Figuccia -, proprio quando pescatori e commercianti potevano iniziare a tirare una boccata d’ossigeno, arriva l’ennesimo sgambetto che rischia di far precipitare in una grave crisi l’intero comparto”.

Se Orlando non dovesse dare una valida alternativa ai commercianti, Figuccia si dice pronto a incatenarsi ai cancelli del Mercato Ittici.

Nei giorni scorsi a chiedere un luogo alternativo era stato anche l’assessore regionale per la pesca mediterranea, Edy Bandiera che ha parlato di “beffa” alla notizia della chiusura del mercato a far data dal prossimo 16 giugno. “Non si può non offrire, immediatamente, agli operatori del settore della pesca, un’alternativa valida in grado di scongiurare l’interruzione delle loro attività. È indispensabile – ha precisato Bandiera – e soprattutto bisognava pensarci per tempo. Questa chiusura, rischia, infatti, di mettere sul lastrico gli esercenti del mercato ittico e i tanti pescatori che li riforniscono quotidianamente di pescato. Dopo aver affrontato con grandi sacrifici gli effetti del virus, oggi, operatori del mercato e indotto, corrono un rischio ancor più grave per via di una chiusura disposta per avviare dei lavori di manutenzione straordinaria, senza fornire una alternativa immediata”.

La vicenda nel corso dello scorso fine settimana era stata al centro di un attacco del consigliere d’opposizione a Palazzo delle Aquile Fabrizio Ferrandelli che ha incolpato l’amministrazione di “incapacità di programmazione e pianificazione e sopratutto si prefigura un omicidio perfetto di questo polo produttivo già penalizzato dall’incapacità di gestione di questi mesi”.

“In queste settimane in diverse sedute di consiglio e commissione ho denunciato i problemi della gestione e il rischio per la salute dei cittadini determinati dalla creazione di un mercato parallelo e fuori controllo e certificazione, conseguenza della sostanziale inaccessibilità del mercato. Adesso questa altra tegola su uno dei polmoni produttivi più importanti della città. Perché non approfittare dell’emergenza covid per realizzare i lavori durante i mesi di chiusura? Ma il Sindaco si rende conto che scherza con la tasca e il lavoro di centinaia di famiglie? Le attività commerciali devono riprendere senza perdere altro tempo. I lavori vanno effettuati, in sicurezza, contestualmente ad una agile riapertura! Bisogna garantire attenzione massima e priorità a chi in questa terra da lavora e risolleva l’economia” aveva concluso.

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