La richiesta della Cisl

Bellolampo, servono interventi immediati, “Nominare subito un commissario”

“C’è sempre amarezza quando si giunge a invocare l’aiuto del governo nazionale per risolvere le incompiute della politica siciliana, ma il rischio che ancora una volta a pagare siano solo i lavoratori della Rap e la città di Palermo, oggi è concreto.

Il Ministro dell’Ambiente Costa prenda atto del fatto che, come già accaduto in passato per Napoli e per Roma, anche la quinta di città d’Italia ha esigenza di un temporaneo commissariamento dell’impianto palermitano di Bellolampo, per risolvere con urgenza l’emergenza e per realizzare settima vasca e impianti per la differenziata con iter e procedure velocizzate”.

Così il segretario generale Fit Cisl Sicilia Dionisio Giordano interviene sull’ennesima contrapposizione tra la Regione da un lato, il Comune di Palermo e la Rap dall’altra e sulla questione della discarica. Giordano aggiunge: “E ’inutile continuare a spostare la palla delle responsabilità sul campo dell’altro, perché c’è solo un terreno ed è quello dei palermitani e di tutti i siciliani amareggiati di vivere in territori che sono diventati vere e proprie ‘discariche a cielo aperto’, stufi di pagare una Tari eccessiva perché tanti sono i concittadini che non la pagano e irritati nell’assistere a querelle inconcludenti tra istituzioni”.

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Sulla questione interviene, insieme alla Fit, anche il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, “Non si può più tollerare il rimpallo di responsabilità, i cittadini invocano servizi adeguati e di non vedere più la propria città sporca. Da molto tempo chiediamo infatti unitariamente sul fronte della gestione delle Partecipate un cambio di passo.

Se si fossero rispettati i tempi degli impegni assunti, oggi avremmo la settima vasca a Bellolampo e invece registriamo i continui ritardi accumulati dal governo regionale sul tema dell’impiantistica e purtroppo i non adeguati tempi di concretizzazione dell’incremento della raccolta differenziata da parte di Rap e Comune di Palermo. Bisogna dunque discutere di soluzioni immediate e definitive”.

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