Dieci milioni di euro. Tanto costerà nei prossimi sei mesi l’emergenza rifiuti alla città di Palermo. E’ il prezzo per evitare rifiuti in strada ed emergenza sanitaria che deriverebbero dalla chiusura della discarica di Bellolampo. Una chiusura inevitabile visto che fra qualche giorno la sesta della discarica di Palermo sarà completamente satura e ci vorranno circa sei mesi prima che la settima possa iniziare ad accogliere i rifiuti con il ritmo di smaltimento necessario.

La soluzione è stata yrovata ieri sera al termine di una serie di tavoli tecnici all’assessorato regionale acqua e rifiuti. Si tratta di un decreto con il quale si autorizza il trasporto presso altri siti di stoccaggio. E precisamente i rifiuti di Palermo andranno nelle aree di smaltimento di contrade Grotte San Giorgio di Catania, Valanghe di Inverno a Motta Sant’Anastasia, Matarano a Siculiana gestiti rispettivamente da Sicula Trasporti, Oikos e Catanzaro costruzioni.

La quantità complessiva di rifiuti autorizzata al trasporto fuori provincia è di 235 mila tonnellate. Basta moltiplicare la quantità per il costo medio di smaltimento e per i costi di trasporto per ottenere la cifra del danno. 10 milioni di euro circa.

Intanto a Palermo l’emergenza rifiuti è già in atto anche se la discarica è operativa. La notte appena trascorsa è stata la quarta consecutiva durante la quale si sono registrati incendi di rifiuti in strada. Fiamme appiccate quasi certamente da residenti esasperati

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