L’avvocato Gaetano Cappellano Seminara ci ha ripensato. Rivuole indierto la gestione di tre dei nove beni sequestrati che gli erano stati affidati. Il 30 ottobre, rivela il qutodiano Repubblica, l’amministratore coinvolto nell’inchiesta di Caltanissetta nota come “caso Saguto”, aveva rinunciato alla gestione di nove amministrazioni giudiziarie.
Cappellano Seminara sarebbe tronato sui suoi passi un meso dopo la rinuncia revocando le dimissioni per tre amministrazioni, quelle che si occupano della gestione della cave Bordonaro e dei patrimoni dei D’Anna e di Antonio Maranzano. Ma il nuovo presidente della sezione Misure di prevenzione di Palermo, Giacomo Montalbano, si è opposto, ribadendo le ragioni di opportunità per cui Cappellano Seminara debba restare al momento lontano dal tribunale.
Cappellano Seminara, fino a qualche mese fa era il re degli amministratori giudiziari, grazie al favore del giudice Silvana Saguto, ha però impugnato l’ordinanza di Montalbano e si è rivolto alla Cassazione.
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