“Boom” di visitatori per ‘Le Vie dei Tesori’ il festival che promuove i luoghi più belli e a volte dimenticati di Palermo, ma che quest’anno ha coinvolto altre 9 città siciliane e anche un piccolo pezzo di Nord Italia con un progetto pilota. Numeri importanti: 365 mila del festival in Sicilia, con una ricaduta economica sulla sola Palermo di oltre tre milioni e mezzo di euro in termini di spesa turistica tra viaggi, alberghi e shopping, secondo le stime dell’Osservatorio turistico delle isole europee che da anni studia il festival; e un tasso di gradimento del pubblico del 95 per cento.

Il bilancio con i dati finali de ‘Le Vie dei Tesori’, festival costruito da un gruppo di giornalisti e operatori culturali in collaborazione con centinaia di partner pubblici e privati, è stato presentato in mattinata dall’organizzazione all’interno del carcere dell’Ucciardone, un luogo-simbolo, sito inedito di quest’anno dove i detenuti hanno condotto una visita teatralizzata diretta da Lollo Franco, sempre sold out.

Presenti l’assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo, del sindaco Leoluca Orlando, del presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori Onlus, Laura Anello, e della padrona di casa Rita Barbera, direttore del carcere. Palermo, nei 5 week-end ha fatto registrare 265 mila visitatori in 130 siti in città- nonostante l’ultimo sia stato in parte rovinato dai nubifragi e dall’allerta meteo rosso – cui si aggiungono i partecipanti alle passeggiate, ai laboratori (oltre 2mila bambini) e agli spettacoli.

A queste cifre vanno sommati i partecipanti alla Notte Bianca dell’Unesco (12.700 visitatori), le 16.150 presenze di Catania e le 70.765 nei tre week-end di settembre nelle altre otto città siciliane, con visite “spalmate” su tutti i luoghi, centro e borgate periferiche, con visitatori nell’intera città e non più solo in alcuni siti inediti.

Le presenze registrate nei siti palermitani confermano un trend in netta crescita nei primi quattro week-end, interrotto dai violenti nubifragi che nell’ultimo fine settimana ha comportato la chiusura di numerosi luoghi perché allagati o inaccessibili. Si stima una perdita in termini di visitatori, tra le dieci e le quindicimila presenze.

I numeri sono stati resi noti in mattinata dall’organizzazione, all’interno del carcere dell’Ucciardone: 265 mila ingressi, cui si sommano i circa 12.700 utenti che hanno visitato gratuitamente i nove monumenti del sito seriale arabo normanno (a Palermo, Monreale e Cefalù), durante l’ormai consueta Notte Bianca dell’Unesco, che quest’anno ha di fatto aggiunto un fine settimana alla normale programmazione del festival.

Inoltre, sono stati 3 mila i visitatori che hanno scoperto palazzi storici e gallerie private dell’Itinerario Contemporaneo con lunghe code per accedere alle mostre e ai luoghi interessati; ed ancora quasi 5 mila partecipanti alle passeggiate, guidate da storici, botanici, giornalisti; e al Festival Kids, manifestazione nella manifestazione, tra gazebo, laboratori e luoghi aperti e pensati e dedicati alle famiglie. Primo per visitatori, 7.834 visitatori, il rifugio antiaereo di piazza Pretoria – aperto già da due anni – che ha fatto rivivere a diversi nonni i ricordi della guerra, quando su Palermo piovevano le bombe degli americani.

Al secondo posto lo storico aeroporto di Boccadifalco, una delle grandi novità di quest’anno, terzo Palazzo Alliata di Villafranca con i suoi splendidi saloni e 6.288 visitatori. Ed ancora fra i luoghi più visitati la Casina Cinese, il Villino Florio all’Olivuzza, che quest’anno ha aperto il giardino, Palazzo Zingone, l’oratorio di San Lorenzo, la Palazzina ai Quattro Pizzi, la cupola del Santissimo Salvatore il tesoro dei re normanni conservato in Cattedrale, i saloni di Palazzo di Città, Palazzo Asmundo la ex manifattura Tabacchi, novità di quest’anno. Straordinario, come sempre, il numero di presenza del Teatro Massimo.