C’è chi li chiama “i nuovi poveri”. Sono i piccoli imprenditori, commercianti o artigiani, che a causa della grave crisi economica dovuta al blocco imposto dall’epidemia del Covid19, non riescono più ad andare avanti o a a provvedere ai bisogni primari per sé e per le proprie famiglie.

Confcommercio Palermo ha deciso di stare al loro fianco attivando un servizio, che in tutta riservatezza, garantirà loro un supporto non solo psicologico e morale ma anche concreto.  L’associazione di categoria, che nei giorni scorsi ha avviato una campagna di raccolta fondi in collaborazione con la Caritas Diocesana, ha deciso di istituire una mail a cui i “nuovi poveri”, in via assolutamente riservata, potranno richiedere aiuto. La mail per la richiesta di sostegno, nella quale andrà scritto il proprio nominativo, indirizzo, numero ed età dei componenti il nucleo familiare ed eventuale presenza di disabili, è: sostegnosolidale@confcommercio.pa.it. Le segnalazioni verranno poi girate alla Caritas che provvederà ad assicurare i beni di prima necessità agli indirizzi che verranno comunicati.

Per l’occasione Confcommercio chiede ai cittadini che ne hanno la possibilità di contribuire alla causa. Si può dare un contributo direttamente alla Caritas tramite bonifico bancario all’Iban IT 78 A 03359 01600 100000 125153 (intestazione: Arcidiocesi di Palermo Caritas Diocesana) indicando come causale “Donazione per emergenza Covid 19 / iniziativa Confcommercio Palermo”.

“La crisi è drammatica per tutti – spiega Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – ma qualcuno farà più fatica degli altri a rialzarsi: qualcuno che più che mai possiamo considerare ‘uno di noi’. Abbiamo già notizia di imprenditori che versano in condizioni di grave disagio, sia economico che soprattutto psicologico. La nostra associazione, che conta circa 10.000 iscritti, vuole fare sistema, immedesimandosi nei drammi personali di ciascuno, riaffermando lo spirito di solidarietà che è alla base di Confcommercio. Nessuno deve provare vergogna per la situazione in cui è precipitato e tutti possono e devono fare qualcosa per dare una mano, nella speranza che le cose possano migliorare prima possibile”.