Il momento politico è difficile ma è questo l’istante in cui l’altra Italia deve alzare la testa e ritrovare le radici moderate. Silvio Berlusconi torna a lanciare il suo appello al mondo centrista e lo fa con una formula diversa dal passato: proponendo non un partito ma una federazione.
“Credo sia giunto il momento di chiamare a raccolta tutti i soggetti, i singoli cittadini che fanno parte di questa “altra Italia”, le realtà organizzate, le forze politiche, gli amministratori locali, le associazioni, le realtà civiche che avvertono questo vuoto” dice nel suo appello il presidente di Forza Italia dopo che nei mesi scorsi ha sempre più aperto le liste azzurre agli esponenti del centrismo italiano.
Un appello che piomba in Sicilia proprio mentre, pian piano, gli uomini di centro stanno tornando a indirizzare la maggioranza verso i moderati
“È giusto guardare ai moderati e al centro per costruire una forza che sia vera espressione della maggioranza degli italiani” dice il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè commentando l’iniziativa di Silvio Berlusconi di costruire una casa dei moderati.
“Una maggioranza delusa, – prosegue Miccichè – che non si reca alle urne, che non si riconosce nella fallimentare esperienza populista del M5S, rea di aver trascinato il Paese verso la stagnazione economica, e al contempo lontana dalle posizioni sovraniste, colpevoli di aver isolato il Paese nel contesto internazionale, deve trovare una nuova casa. Soltanto Silvio Berlusconi, selezionando una nuova classe dirigente nel Paese, può guidare questa nuova compagine, restituendo la parola a tutte quelle forze che si riconoscono nella tradizione moderata, europeista e liberale”.
Ma il primo immediato sì era già arrivato da Saverio Romano leader di Cantiere popolare già candidato dentro Forza Italia alle Europee
‘Esprimo la massima condivisione nei confronti dell’appello lanciato da Silvio Berlusconi per un’Altra Italia, capace di raccogliere le migliori energie, l’entusiasmo e la voglia di buona politica del Centro e quindi della migliore tradizione liberale e popolare. Rispondiamo convintamente sì a questo appello, per il bene del Paese e per il futuro degli italiani’.
Una mossa che va in una direzione diversa da quella che sembrava la svolta di Musumeci verso la Lega e anche dal piano B che si chiama Ora Sicilia
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