Bernardette Grasso è stata oggi eletta quale vicepresidente della commissione antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana.
La deputata messinese è stata votata all’unanimità dai Commissari. Bernardette Grasso subentra a Riccardo Gennuso (Fi), che si è dimesso dalla commissione dopo le polemiche sul suo coinvolgimento in un procedimento penale. Il ruolo di vicario, che era di Gennuso, lo prende adesso Ismaele La Vardera.

“Sono certo che la collega Grasso – afferma il presidente dei deputati di Forza Italia all’ARS Stefano Pellegrino – contribuirà con la consueta professionalità e competenza ai lavori di questa delicata Commissione, che ci auguriamo torni ad essere punto di riferimento per l’impegno di tutte le Istituzioni contro ogni forma di criminalità organizzata.”

Le polemiche sulla commissione antimafia

Sarà sotto processo per diffamazione al Tribunale di Siracusa il vicepresidente della Commissione regionale parlamentare antimafia Ismaele La Vardera.

Processo a Siracusa per La Vardera

L’udienza è fissata per il 23 gennaio e la vicenda si riferisce al periodo in cui l’esponente della lista De Luca sindaco di Sicilia’ lavorava nella trasmissione Le Iene e confezionò, insieme a Dino Giarrusso, europarlamentare eletto con il M5S da cui ha poi divorziato, un servizio su un inchiesta della Procura di Siracusa legata alla gestione degli asili nido a Siracusa.

Nel fascicolo saltò fuori il nome dell’ex assessore comunale, Alfredo Foti, poi costretto a dimettersi, ma si scoprì che si trattava di un errore di persona. Insomma, c’era un omonimo ma Foti, assistito dagli avvocati Antonino e Bruno Leone, ha sempre ritenuto che  Giarrusso e Lavardera avrebbero realizzato il servizio nonostante fossero a conoscenza di una richiesta di archiviazione.

“Decida la sua coscienza” attacca Gennuso

“Non è un caso che mi riguarda, decida la sua coscienza” commentata così la vicenda il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, dimessosi dalla carica di vicepresidente della Commissione regionale parlamentare antimafia per via di un processo per estorsione a cui è sottoposto.

Lo scontro tra il deputato di FI e l’ex Iena

A sollevare la questione era stato proprio La Vardera, che aveva parlato di incompatibilità di Gennuso, pressato poi anche dal presidente della Commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici.

Poche parole quelle del deputato Ars di Forza Italia che, però, sottintendono l’ipotesi di una inammissibilità a svolgere la carica di vicepresidente della Commissione regionale parlamentare antimafia da parte di La Vardera.

La replica di La Vardera

“E’ vero, sono imputato ma per diffamazione. Esercitando il lavoro di giornalista, ci sono i cosiddetti rischi del mestiere, che mi sono assunto. Ho ricevuto – ha detto La Vardera sulla sua pagina Facebook – centinaia di querele per diffamazione ma la mia posizione è stata sempre archiviata. Gennuso caro, buon  anno, credi che sia la stessa cosa essere imputato per estorsione o per diffamazione? Sono cose distinte e separate”.

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