Biagio Conte continua la sua battaglia contro il cancro. Continuano, infatti, ad allarmare le condizioni di salute del missionario che ha inviato una lettera all’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, aggiornandolo sul suo stato ed esprimendo forte preoccupazione.

“Carissimo Arcivescovo Corrado – ha scritto – fratel Biagio ti chiede di starmi tanto vicino, mi hanno riferito dopo un’ulteriore visita medica all’ospedale Ismett, che devo prolungare altri tre mesi di chemioterapia e dopo operarmi al colon, e dopo un altro ciclo di chemioterapia, interverranno al fegato, per sostituirlo, cioè faranno il trapianto”.

Biagio Conte, palermitano, 59 anni compiuti a settembre, è il fondatore della Missione di Speranza e Carità di via Decollati, nata per cercare di rispondere alle drammatiche situazioni di povertà ed emarginazione della sua città natale.

“Caro Pastore Corrado, sono preoccupato, stammi vicino”

“Caro Pastore Corrado, sono molto preoccupato – ha scritto ancora nella lettera – stammi vicino, mi affido alle tue preziose preghiere e sono contento di condividere oggi i tuoi preziosi anni; sappi che le mie misere preghiere sono vicine a te ed a tutta l’amata Santa Chiesa”.

Pochi giorni fa l’appello ai sacerdoti palermitani “Siate buoni pastori”

Pochi giorni fa Biagio Conte aveva mostrato le proprie preoccupazioni per la chiesa. “Sono molto preoccupato perché la santa chiesa sta attraversando un momento difficile e sta subendo una forte umiliazione a causa di alcuni pastori, religiosi e religiose, che, chiamati dal buon Dio a evangelizzare e a soccorrere le pecorelle sbandate, invece stanno dando il cattivo esempio, non prendendosi cura delle pecorelle e in particolare delle più bisognose”.

“E’ urgentissimo – dice il missionario palermitano – prendersi cura della santa chiesa, rafforzandola soprattutto con una più forte e sana formazione vocazionale dei seminaristi, affinché possano nascere nuovi pastori e religiosi al servizio della chiesa e del nostro prossimo, capaci di donarsi per il bene di questa sofferta umanità”.

Ai preti dice, “Siate prudenti alle dipendenze”

Poi un appello ai sacerdoti. “Cari pastori, fate attenzione, non spogliatevi della vostra preziosa veste di sacerdoti, togliendovi il crocifisso e il colletto bianco, vestendovi in “borghese” esponendovi così ai tanti pericoli, ai rapaci. Siate prudenti alle negative dipendenze, alle sigarette, all’alcool, per essere di buon esempio e non di cattivo esempio. Carissimi sacerdoti, religiosi e religiose siate ferventi nella fede, nella speranza e nella carità in obbedienza e rispetto al nostro Santo Padre Francesco che il buon Gesù ci ha donato e ai nostri Vescovi per costruire tutti insieme un mondo migliore”.

E il pensiero a Papa Francesco

Carissimo e amato Papa Francesco, coraggio, il buon Dio ti custodisca, grazie per il tuo prezioso operato verso i più deboli e i più poveri. Carissimo Arcivescovo Corrado, coraggio, il buon Dio ti ha affidato una missione molto delicata di custodire la Cattedrale, tutte le chiese e il seminario di Palermo. Grazie per il tuo operato, continua a pregare per tutti noi, anche noi preghiamo per te.”

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