Le Segreterie Territoriali Fabi, First CISL, Fisac CGIL, Uilca UIL, UGL Credito e le RSA di Sviluppo Italia Sicilia, apprendendo che oggi, il Governo regionale si sta apprestando ad approvare “il bilancio regionale e la norma sui lavoratori e precari entro il 31 dicembre”, rinviando tutto il resto alla finanziaria che sarà approvata presumibilmente entro fine aprile 2017 esprimono la propria preoccupazione.

Il riferimento è ai 150 lavoratori inseriti nell’albo unico, tra i quali i 75 ex dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia.

I sindacati spiegano. “L’assessore Baccei, recentemente, in Commissione lavoro dell’ARS, aveva rassicurato i sindacati che l’ultimo passaggio di questa lunghissima vicenda si sarebbe concluso con una disposizione di modifica e integrazione di norme inserita nell’assestamento di bilancio che, però, il Presidente dell’Assemblea Regionale Ardizzone ha stralciato pochi giorni fà, nonostante il testo fosse stato già esitato positivamente sia dalla Giunta di Governo che dalla Commissione Bilancio.

Oggi gli ex lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia già licenziati e inseriti nell’albo unico presso l’Assessorato Economia e Bilancio della Regione insieme ai lavoratori delle altre ex società partecipate in liquidazione, chiedono ad gran voce quando potranno essere trasferiti nelle altre società partecipate così come previsto dalle seguenti disposizioni di legge regionale: art. 20 della LR 11/2010, dell’art.64 della LR 21/2014, dell’art.11 LR20/2016 e dell’art. 62 della LR 3/2016.
Il disagio che vivono gli ex lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia è enorme, dopo ben 18 mensilità in cui non percepiscono lo stipendio e oggi i sindacati temono qualche gesto estremo da parte di qualche lavoratore al quale è stata pignorata la casa in cui viveva o di qualche altro lavoratore finito nelle mani dei debitori”.

I sindacati ricordano che “non esistono lavoratori di serie A da tutelare e lavoratori di serie B, i 150 disoccupati presenti nell’albo unico, istituito da questo Governo per la ricollocazione delle professionalità dei dipendenti di società partecipate in liquidazione, sono meritevoli di tutela come i precari degli enti locali nonché gli ex sportellisti con i provvedimenti che saranno approvati entro il 31/12/2016.

Il Presidente Crocetta, intendera’ – concludono i sindacati – essere il protagonista di questo ennesimo atto di macelleria sociale, o interverrà in tempo per scongiurarlo? Perche’ si cercano soluzioni per altri lavoratori e NON per i lavoratori dell’Albo Unico? Vi sono interessi da tutelare che vanno oltre la volonta’ politica e remano a discapito di alcune categorie di lavoratori?
L’appello che i sindacati pongono al Presidente della Regione Crocetta, Assessore dell’Economia Baccei, Presidente dell’Assemblea Regionale Ardizzone, Presidente della Commissione Bilancio Vinciullo, Presidente della Commissione Lavoro Greco, è il seguente: intervenite tempestivamente entro il 31 dicembre 2016 senza ulteriori rinvii che determinerebbero gravissimi effetti sociali ed economici.”

In assenza di un riscontro positivo, i sindacati annunciano che presenteranno “ricorso al TAR finalizzato a garantire il trasferimento dei lavoratori presso le altre partecipate così come previsto dalle normative vigenti con evidenti ricadute nei confronti di coloro che non si sono assunti le responsabilità”.

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