“Ho voluto personalmente portare la mia vicinanza all’infermiere del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo rimasto vittima di una brutale quanto ingiustificabile aggressione” .

Lo dice l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in merito all’episodio avvenuto nel nosocomio palermitano. Razza si è presentato nell’area di emergenza dell’ospedale questa mattina appena appreso dell’ennesima aggressione, ha incontrato il primario Baldassare Seidita ed ha parlato anche con l’infermiere aggredito.

“È l’ennesimo caso di violenza che si consuma ai danni del personale sanitario – ha detto Razza – il primo dopo la manifestazione organizzata dall’Ordine dei medici nel capoluogo siciliano e a pochi giorni dalla sentenza di condanna nei confronti dell’aggressore di una dottoressa, è il triste segnale di una inaccettabile indifferenza da parte di alcuni inqualificabili che non rispettano il lavoro dei camici bianchi”.

Durante la visita all’ospedale Cervello, l’assessore Razza ha manifestato la propria solidarietà e quella del governo regionale al primario della struttura, al Commissario Maurizio Aricò e al Direttore sanitario Pietro Greco. Nei prossimi giorni sarà illustrato il piano straordinario per la sicurezza nei pronto soccorso elaborato dopo la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Intanto in ospedale è stata effettuata una prima informale ricostruzione degli eventi che hanno portato, poi, all’aggressione avvenuta pochi minuti prima delle 21. tutto sembra abbia avuto inizio alle 18 quando un’ambulanza del 118 ha portato al Pronto soccorso del Cervello un giovane con sospetta crisi asmatica e un notevole stato di agitazione.

Il malato è stato accolto dall’infermiere del triage e portato in una delle sale del Pronto soccorso. Nel frattempo l’infermiere, 48 anni, si è dedicato ad una donna con sospetto problema cardiologico arrivata subito dopo. Mentre si dedicava a questa paziente sentiva grande agitazione nella sala vicina dove era stato portato il giovane.

Dalla sala usciva una dottoressa urlando e cercando aiuto perchè il giovane in preda ad una forte agitazione inveiva e cercava di rompere tutto quello che gli capitava. Interveniva l’infermiere che, forte anche della sua stazza, bloccava il giovane ed entrambi finivano a terra. L’infermiere riusciva però nell’intento di calmarlo e nel frattempo interveniva la polizia.

La situazione sembrava tornata alla calma, ma verso le 20,50 dopo che un familiare aveva segnalato un dolore al petto per il giovane, tre o quattro persone, fra i quali sembra ci fosse lo stesso giovane malato, entravano nella stanza dell’infermiere e lo aggredivano selvaggiamente a calci e pugni. L’infermiere riusciva a proteggersi e a scappare.

Al Pronto soccorso tornava la polizia che identificava gli aggressori. L’infermiere ha riportato vari ematomi in tutto il corpo e per questo è stato refertato.