Blutec ha confermato la fine della ricapitalizzazione con i 24 milioni di euro versati e l’impegno a partire , in pochi mesi, con i primi ingressi in fabbrica di quaranta operai ad aprile, trenta a fino a settembre per completare il primo step entro l’anno con trecento dipendenti ex Fiat, cinquanta in più dunque, rispetto a quelli annunciati alla firma del contratto di sviluppo. Questo ci fa ben sperare nell’intento di Blutec di accelerare i tempi”. Ad affermarlo intervenendo sulla vertenza Blutec sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo segretario e rappresentante Fim Cisl in Blutec.

Oggi al Mise l’incontro fra i sindacati nazionali Fim Fiom Uilm, il Ministero e Blutec, per confermare alle parti sociali gli impegni assunti la scorsa settimana con la firma del contratto di sviluppo per lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese, “Pensare di rivedere nel giro di meno di due mesi le porte aperte della fabbrica è un grande sollievo. Intanto quest’anno – precisano Guercio e Scavuzzo – si comincerà a parlare anche della fase B, del progetto che dopo la componentistica dovrebbe portare a Termini l’auto ibrida entro il 2018 con l’assunzione dei restanti 400 operai circa”.

Sulla cig, attesa dagli ex Fiat che al momento non ricevono l’ammortizzatore da gennaio, i sindacati hanno sollecitato il Mise che a sua volta ha chiesto all’Ispettorato regionale del Lavoro la documentazione necessaria per il rinnovo di altri quattro mesi.

L’unica nota dolente, resta l’indotto.“Per loro finora non vi sono certezze, – aggiungono – abbiamo chiesto a Blutec di creare sin da subito una collaborazione industriale con le aziende dell’indotto, tipo Bienne Sud ma al momento la società intende prima far partire la fase A per poter sviluppare il progetto dopo con le eventuali collaborazioni”. Domani in videoconferenza con i sindacati di Termini, avverrà la fusione di due società del gruppo Metec a Blutec. Ma per il rilancio di Termini, ribadisce la Cisl bisogna ancora impegnarsi .

“E’ chiaro che l’impegno di Blutec è molto importante – commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – ma per dare davvero risposte a tutti gli operai, compresi i circa 300 dell’indotto, è necessario che Mise e Regione siciliana riprendano le fila delle altre manifestazioni di interesse per l’area industriale, rimaste nel silenzio. Si accerti l’esistenza ancora degli altri piani dei quali si erano parlato tempo fa. Sono lavoratori che attendono certezze dal 2011. Nel giorno in cui si è discusso a Roma del Masterplan per il Sud, vorremmo cogliere questo segnale come un auspicio di un nuovo percorso virtuoso in cui le istituzioni di governo a tutti i livelli, parti sociali , datoriali discutano insieme per favorire un percorso di industrializzazione senza il quale non si può creare vera e buona economia. La vera risposta – conclude De Luca – può giungere solo dagli investimenti che possono favorire davvero il rilancio di tutto il territorio”. Il prossimo incontro al Mise con l’azienda entro la prima metà di marzo.

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