La commissione della Czech film and television academy (Čfta) ha scelto “Il Boemo”, dramma storico diretto da Petr Vàclav, come candidato all’Oscar nella categoria “Miglior film in lingua straniera” per la Repubblica Ceca.

Cofinanziato dalla Regione e girato in Sicilia e in Italia

Il lungometraggio, che ricostruisce le avventure del grande compositore settecentesco Josef Mysliveček, al tempo più ricercato di Mozart dalle corti e dai teatri italiani, è stato cofinanziato dalla Regione attraverso la Sicilia Film Commission dell’assessorato allo Spettacolo e girato in parte nell’Isola, oltre che in Italia.

La Sicilia palcoscenico ideale per le produzioni cinematografiche

“La candidatura all’Oscar del lungometraggio “Il Boemo” – afferma il dirigente responsabile della Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino – è l’ultimo, in ordine di tempo, dei riconoscimenti recentemente attribuiti a film girati con il sostegno della Regione. Un riconoscimento importante per l’Isola che sempre di più si attesta come palcoscenico ideale per le grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali”.

Nel cast

Nel cast, le attrici italiane Elena Radonicich, Barbara Ronchi, Lana Vlady e la violoncellista Federica Vecchio, accanto all’attore ceco Vojtěch Dyk nel ruolo di protagonista.

L’anteprima mondiale in Spagna il 19 settembre

Il film sarà presentato in anteprima mondiale in concorso al Festival internazionale di San Sebastián, in Spagna, il prossimo 19 settembre.

Chi era “Il Boemo”

L’Italia di fine ‘700 è la capitale della musica, dove arrivano artisti e compositori da tutta Europa in cerca di successo. L’artista più celebre del momento è il figlio di un mugnaio boemo, Josef Mysliveček, detto Il Boemo per via del suo nome quasi impossibile da pronunciare per gli italiani. Compose numerose opere, oratori, oltre a sinfonie, concerti, ouvertures e musica da camera, ottenne un successo straordinario nel mondo dell’Opera, sognato anche dal suo giovane amico e fervido ammiratore W.A. Mozart che di lui disse “Egli trasuda fuoco, spirito e vitalità”. Eppure sia la sua storia sia la sua musica furono quasi completamente dimenticati nei secoli successivi.

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