Basta con la puzza proveniente dalla discarica di Bellolampo: questa è la motivazione che ha spinto diversi cittadini di Borgo Nuovo a scendere in piazza per manifestare il proprio disagio in merito ad una situazione già in essere da diverso tempo.
Il sit-in, organizzato nel pomeriggio di lunedì 4 agosto, è stato promosso dal gruppo del Movimento 5 Stelle. Presente la capogruppo a Sala delle Lapidi Viviana Lo Monaco, il consigliere comunale Antonino Randazzo e il gruppo civico della V Circoscrizione.
Randazzo (M5S): “Cittadini non possono aprire le finestre” (VIDEO)
Ed è proprio il consigliere Antonino Randazzo a parlare dell’iniziativa. “Con la consigliera M5S Simona di Gesù e con i cittadini di Borgo Nuovo, abbiamo organizzato un sit in di protesta. Ciò per i cattivi odori provenienti da Bellolampo, che rendono l’aria irrespirabile da mesi”.
Durante lo sciopero, sono stati esposti diversi striscioni ed intonati alcuni cori. “I cittadini lamentano che non possono più aprire le finestre. Chiedono il controllo dell’aria da parte di Arpa, preoccupati per l’accumulo di rifiuti indifferenziati a Bellolampo”.
La situazione alla discarica di Bellolampo
“Siamo vicini al disagio dei cittadini catanesi, ma a Borgo Nuovo non possiamo più aprire le finestre dalla puzza”, recita uno striscione esposto in piazza. Il riferimento è, chiaramente, al trasferimento di 1500 tonnellate di immondizia dal capoluogo etneo. Provvedimento disposto dalla Regione per lenire l’emergenza rifiuti in atto a Catania. Ma sul quale proprio il consigliere Randazzo si era espresso negativamente qualche giorno fa.
“Inoltre – continua Randazzo – i cittadini non condividono il fatto che addirittura Musumeci abbia autorizzato il conferimento di rifiuti urbani da Catania. Ciò considerando le criticità di Bellolampo. Proprio per questo, insieme ai cittadini di Borgo Nuovo, sono in piazza con noi anche alcuni residenti delle aree limitrofe alla discarica.
Il rapporto dell’Arpa su Bellolampo
A motivare le critiche del rappresentante pentastellato è appunto il rapporto dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale. Documento redatto durante il sopralluogo condotto dai tecnici lo scorso 20 settembre. Nel documento si legge che “i piazzali esterni del TMB risultano tutti occupati da rifiuti provenienti dalla raccolta indifferenziata della Città di Palermo (quantitativo predominante), nonché una parte di sopravaglio e sottovaglio provenienti dal sistema di piattaforma dello stesso impianto che resta in attesa del conferimento in discarica”.
L’Arpa evidenzia inoltre che “l’intero piazzale, senza soluzione di continuità, risulta occupato dei rifiuti che superano anche altezze di circa otto metri. Non esiste una divisione tra le diverse tipologie di rifiuti (indifferenziato o parzialmente trattato). Si può ipotizzare che nell’intero piazzale siano depositati circa 40.000 tonnellate di rifiuti abbancati, gradualmente, sin dal settembre 2020”.
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