Dopo Natale a Capodanno, anche durante le festività di Pasqua il quartiere di Borgo Vecchio si è ritrovato sommerso dai liquami. Qualcuno, magari, ha potuto pensare che il cuore pulsante dell’ottava Circoscrizione di Palermo avesse l’ambizione di ospitare la nuova piscina comunale che dovrebbe temporaneamente sostituire l’impianto di viale del Fante. Di sicuro, fra i liquidi fognari che invadono da anni la strada e l’acqua di falda presente nel sottosuolo, non mancherebbero i modi per riempire la vasca. Ironia a parte però, il palazzo di piazza della Pace continua ad avere seri problemi igienico-sanitari. E con esso l’intero quartiere di Borgo Vecchio.

Sei anni di disagi mai risolti

Da anni infatti (almeno sei) l’area compresa fra piazza delle Pace e via Archimede è soggetta a fenomeni di allagamento. I motivi sono due e strettamente collegati fra di loro. Il primo riguarda la presenza di una falda acquifera nel sottosuolo che, riempiendosi progressivamente, finisce per allagare i sotterranei dei palazzi della zona. Quelli dotati di pompe idrovore, drenano i liquidi nel sistema fognario che serve l’area di Borgo Vecchio. Quelli che non hanno tali strumenti, come il palazzo di piazza della Pace, sono costretti ad arrangiarsi con mezzi di fortuna. Servendosi di alcune tubature, i residenti dell’edificio al civico 4 drenano l’acqua di falda in un pozzetto stradale.

Manca un collegamento fognario

Lo stesso, purtroppo, tende spesso ad otturarsi, complice la costante presenza di rifiuti sul ciglio della strada. Spazzatura che, a causa del vento, termina la propria corsa proprio nel pozzetto in cui scaricano le tubature del palazzo, finendo per otturarlo. Fatto per il quale sono costrette ad intervenire le maestranze di Amap. Si tratta però di interventi di natura straordinaria e soprattutto sporadica. Insomma, la classica toppa per tappare il buco. Peccato che quest’ultimo, dopo anni, si sia trasformato in un cratere di disagi e disservizi per tutti, residenti e non solo.

I problemi vissuti dai residenti a Borgo Vecchio

L’ultimo episodio di allagamento si era registrato a Carnevale. In quell’occasione, i bambini e le associazioni della zona hanno dovuto festeggiare accanto ai liquami. Fatto sul quale dal Comune erano arrivate le solite promesse di una pronta risoluzione del problema, evidentemente andate a vuoto anche questa volta. Criticità che non riguardano soltanto i residenti della zona (costretti a portare i propri figli a scuola facendo lo slalom fra i liquami), ma anche chi lavora all’interno del quartiere di Borgo Vecchio. Una categoria in cui rientrano anche una dozzina di dipendenti della Rap.

In zona opera un CCR della Rap

Nella zona interessata dagli allagamenti insiste uno dei sette centri comunali di raccolta rifiuti. Luogo nel quale, ogni mattina, centinaia di palermitani fanno la raccolta differenziata. Il tutto fra enormi disagi. “Quando c’è la pozza in strada arriva un tanfo intollerabile”, dichiara qualche lavoratore a microfoni spenti. A metterci la faccia è il rappresentante sindacale della Cgil Riccardo Acquado. “Siamo preoccupati non solo per la salute dei cittadini di Borgo Vecchio, ma anche per i nostri lavoratori che ogni giorno raggiungono la sede decentrata di piazza della Pace. Il Comune intervenga”.

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