Piazza della Pace, arteria viaria situata all’interno del quartiere Borgovecchio, è tornata finalmente asciutta. Dopo cinque anni di odissea causati dai continui allagamenti che si sono verificati in zona, la strada ha potuto finalmente riassaggiare la luce del sole. Ciò grazie ai numerosi interventi degli ultimi giorni messi in campo dai lavoratori di Amap. Operazioni di pulizia straordinaria delle caditoie fognarie che hanno consentito il deflusso dell’acqua dalla sede stradale. L’effetto, purtroppo, è temporaneo. Ciò fino a quando non verranno completate le operazioni di installazione di un sistema di drenaggio, finalizzato all’abbassamento della falda presente nel sottosuolo.

Interventi tampone di Amap

Liquidi di falda mista a fognatura che aveva fatto scattare, nelle ultime settimane, l’attenzione dell’Asp. Due le missive inviate dall’ente sanitario al Comune di Palermo, in cui si chiedevano interventi urgenti e periodici. Quelli effettuati infatti sono lavori che servono solo a tamponare un problema decisamente più ampio e che riguarda, anche se con magnitudo inferiore, diverse zone del quartiere di Borgovecchio. Interventi che l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo ha avviato in somma urgenza, al fine di consentire una celere quanto attesa risoluzione degli allagamenti.

Acqua di fogna in strada a Borgovecchio: le segnalazioni dell’Asp

Ed è proprio l’Asp ad aver evidenziato le criticità relative a questi continui allagamenti a Borgovecchio. L’ente sanitario è stato allertato da una missiva inviata dai consiglieri comunali del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi ed Ugo Forello. Un sopralluogo, quello condotto dall’Azienda Sanitaria Provinciale il 22 dicembre, nel quale i tecnici hanno verificato “la presenza di ingente spandimento di reflui presso piazzetta della Pace. Si chiede l’adozione di ogni relativo ed urgente intervento. Ciò a tutela della salute pubblica, evidenziando la possibile trasmissione di patologie a diffusione orofecale“.

Le riunioni cittadine e le proteste

Un parere replicato il 24 gennaio, come sottolineato dagli stessi residenti dello stabile durante l’ultima assemblea cittadina. Riunioni tenute, in questi mesi, all’interno della chiesa di Santa Lucia e moderate dal parrocco, padre Antonio Guglielmi. Un modo per dare voce a chi non ne ha, cercando soluzioni concrete al problema. Risposte che gli abitanti di piazza della Pace hanno provato ad avere in tutti i modi, anche con un sit-in organizzato sotto Palazzo delle Aquile nel mese di dicembre. Ancor prima, vi erano stati due blocchi stradali simbolici tenuti nel mese di ottobre su via Archimede. Ciò in corrispondenza della forte ondata di maltempo che investì in quel momento storico il capoluogo siciliano.

I lavori su Borgovecchio

A spiegare l’iter dei lavori su Borgovecchio sono stati i consiglieri comunali di Avanti Insieme Massimo Giaconia e Valentina Chinnici. I rappresentanti politici hanno affidato ad una nota l’esplicazione degli interventi da effettuare su piazza della Pace. Lavori che, come già ribadito in precedenza, coinvolgeranno Amec. L’azienda catanese sta già lavorando, sul territorio cittadino, alle opere del collettore fognario.

“I lavori saranno realizzati dall’Impresa Amec, su ordinativo della società Bonifica Spa – hanno evidenziato Giaconia e Chinnici -. Consisteranno nella realizzazione di un pozzetto di raccolta adiacente allo scavo di corso Scinà, compresa fornitura e posa in opera di pompe trituratrici per il rilancio delle acque miste nel collettore ‘Scordia’; di un pozzetto per l’installazione di una pompa di rilancio delle acque raccolte nel seminterrato del fabbricato di piazza della Pace; nella predisposizione di apposito armadio con quadro elettrico per l’alimentazione degli impianti di pompaggio”.

Servono opere strutturali

Opere che dovranno essere condotte con celerità. Gli interventi di Amap permettono sicuramente di mantenere l’area di Borgovecchio in condizioni decorose, ma non sono risolutivi del problema. La paura dei residenti è che, con l’incedere del tempo, il problema possa ripresentarsi. Come avvenuto durante la campagna vaccinale tenuta al centro sociale Anomalia, quando lo staff sanitario di volontari fu costretto a lavorare in mezzo alle acque e ai miasmi fognari. Il tutto, a pochi metri dal centro comunale di raccolta Rap e da due plessi scolastici. Un disagio che, dopo cinque anni di disagi, il quartiere e i suoi abitanti non possono più permettersi di vivere.