A lavorare fianco a fianco con la cosca del Villaggio Santa Rosalia c’erano imprenditori ma anche ‘picciotti’ destinatari del reddito di Cittadinanza. La mafia non si fa scrupolo di classe sociale e recluta chiunque le serva.

Le 33 ordinanze, tutti i nomi

Sono 33 le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’operazione che è stata denominata ‘Villaggio di famiglia’. Per 25 indagati è stato disposta la custodia cautelare in carcere.

Sono Salvatore Sorrentino, 58 anni, Vincenzo Sorrentino, 23 anni, Leonardo Marino, 34 anni, Andrea Ferrante, 48 anni, Giovanni Cancemi, 53 anni, Alessandro Miceli, 28 anni, Pietro Maggio, 63 anni, Maurizio Sanfilippo, 63 anni, Roberto Barbera, 30 anni, Morris Morgan Cardinale, 41 anni, Paolo Maniscalco, 66 anni, Francesco Maniscalco, 35 anni, Silvestre Maniscalco, 44 anni, Federico Manno, 26 anni, Rosario Manno, 57 anni, Rosaria Leale, 33 anni, Christian Tomasino, 24 anni, Giampiero Giannotta, 28anni, Gaetano Sorrentino, 31 anni, Luigi Abbate, 28 anni, Luigi Abbate, 25 anni, Gianluca Bruno, 26 anni, Vincenzo Adelfio, 25 anni, Andrea Nicolò, 30 anni, di Reggio Calabria, Vincenzo Sparla, 40 anni di Marsala (Tp).

I domiciliari e le interdizioni degli imprenditori

Agli arresti domiciliari è stato posto Simone Fiorentino di 36 anni. La misura interdittiva che vieta di esercitare attività imprenditoriale per un anno è stata emessa per Vito Lombardo, 41 anni, Rosario La Barbera, 53 anni, Angelo Stella, 30 anni, Giuseppe Galante, 40 anni, Natale Santoro, 46 anni, Alessandro Santoro. 44 anni, Giovanni Grillo, 35 anni. Il provvedimento del gip dispone anche il sequestrato di sei aziende: la ditta individuale Vito Lombardo il baretto, la ditta individuale Angelo Stella, Briatore cafè, ditta individuale Giovanni Grillo frutta e verdura, ditta individuale Rosario Manno preparazione del cantiere edile, ditta individuale Nicolò Fiorentino, trasporto merci, Man Service srls di Silvestre Maniscalco, trasporto merci.

In venti col Reddito di Cittadinanza

Venti dei soggetti finiti nell’inchiesta ‘Villaggio di Famiglia’ della Guardia di Finanza di Palermo percepivano direttamente o tramite il proprio nucleo familiare il reddito di cittadinanza, beneficio che verrà immediatamente sospeso.

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